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24 Settembre 2022 - 19:36
Protesta
Impegno a evitare lo smantellamento del Servizio sanitario nazionale (Ssn); pronto soccorso allo stremo; perdurante latitanza di contratti e convenzioni; livelli retribuitivi non coerenti con la gravosità e rischiosità del lavoro: su questo i professionisti della Sanità (FNOMCeO e le organizzazioni sindacali dei medici dipendenti e convenzionati, dei veterinari, dei dirigenti sanitari, dei medici in formazione) chiedono risposte al prossimo governo, annunciando una mobilitazione generale anche in difesa del loro lavoro.
"Il ridimensionamento dell'intervento pubblico, la china avviata verso la privatizzazione, la carenza strutturale di personale, dipendente e convenzionato, il peggioramento delle condizioni di lavoro con le fughe conseguenti, il trionfo della burocrazia e della medicina di carta - si legge in una nota congiunta delle organizzazioni - mettono a rischio la sopravvivenza stessa del servizio sanitario. Eppure, anche in questa campagna elettorale nessun partito ne ha fatto un tema centrale della propria proposta politica, limitandosi ad interventi frammentari e promesse fantasiose. Il fatto è che della Sanità, la politica poco sa e poco si cura di sapere, preferendo ignorare la realtà critica delle cose".
I professionisti della sanità annunciano che al centro delle iniziative sono "il diritto alla salute, il valore del nostro lavoro", e chiedono alla Conferenza delle Regioni e al prossimo Governo risposte, a partire dalla legge di bilancio, anche alle assunzioni necessarie a far fronte all'esodo in corso, e a migliorare le condizioni di lavoro nelle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali; al recupero di ruolo sociale e professionale; impegno a evitare lo smantellamento del SSN, in atto da oltre 10 anni, le diseguaglianze conseguenti, la privatizzazione della più grande infrastruttura civile e sociale costruita dal nostro Paese.
Intanto ieri i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursind hanno annunciato per il 29 ottobre una mobilitazione nazionale a Roma di tutte le lavoratrici e lavoratori che operano nella sanità per rivendicare interventi urgenti nel settore.
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