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Assalto a scorta, evade detenuto, far-west a Gallarate

Assalto a scorta, evade detenuto, far-west a Gallarate

Assalto ad un furgone

GALLARATE (VARESE) - Un minuto e mezzo, neanche due. E 20-30 pallottole che hanno colpito gli assalitori ma che sono finite anche contro l'edificio ad angolo tra la piazza dove si trova il Tribunale e la piccola strada scelta per la fuga. Attorno alle 15 in una delle vie principali di Gallarate è andato in scena un conflitto a fuoco che ha portato all'evasione di Domenico Cutrì con scene da far west. Non appena il mezzo della Polizia Penitenziaria è arrivato dal carcere di Busto Arsizio nella Pretura gallaratese che di Busto è sede distaccata, è scattato il blitz del commando. Due macchine con quattro uomini a bordo armati fino ai denti in attesa in una via laterale, uomini pronti a immobilizzare i quattro agenti che scortavano Cutri per un'udienza. Armi spianate, minacce e pistole per terra degli agenti. Ma dopo aver lasciato andare il detenuto, è stata immediata la loro risposta che ha provocato la morte di Antonino Cutrì, il fratello dell'evaso, portato all'ospedale di Magenta ormai agonizzante dalla madre. In serata si era diffusa la notizia, annunciata dalla Uil Penitenziari, che un altro fratello di Cutrì, ferito ad un piede si era costituito, ma la circostanza é stata smentita dai Carabinieri. Le forze dell'ordine sono sulle tracce di una Citroen C3 nera utilizzata per la fuga mentre una seconda macchina, una Nissan Qashqai, è stata lasciata piena di armi nei pressi del Tribunale. Tra il piazzale dove si trova il Tribunale e via Generale Galvanigi, la strada scelta per la fuga, c'è Stop'n go, negozio di accessori per auto che il titolare aveva appena riaperto dopo la pausa pranzo. Ma ha capito che c'era qualcosa di strano in quelle macchine parcheggiate vicino al suo negozio e ne ha avuto la conferma quando ha iniziato a sentire gli spari. Si è buttato a terra e ha sentito un proiettile passargli vicino, molto vicino, ''a due-tre centimetri'' spiega lui. E poi, quando ha visto il foro sulla lamiera doppia del suo cancello, ha capito di aver rischiato davvero tanto. Un altro proiettile ha colpito il tetto dell'edificio a tre piani dove si trova il negozio. ''All'inizio sembravano botti di Carnevale, poi mi sono affacciata e ho visto che stavano sparando. La sparatoria è stata lunga e ho avuto molta paura'': ha spiegato una delle inquiline del palazzo, che è scesa subito da suo figlio che abita nel piano sotto. ''Sono corsa da lui perché ero molto spaventata, abbiamo guardato e abbiamo visto molti poliziotti con le pistole spianate. Mi sembra che la sparatoria sia durata moltissimo, forse 5, forse dieci minuti''. E' durata molto meno, come hanno spiegato dal commissariato di Gallarate, dove hanno anche escluso la presenza di un ostaggio, che probabilmente è stato confuso dai testimoni per uno degli agenti a cui gli assalitori hanno puntato la pistola alla tempia. Un solo proiettile ha provocato la morte di Antonino Cutrì, fratello di Domenico, mentre se la sono cavata con ferite lievi - irritazione da spray urticante per uno e una caduta con relativo colpo alla testa per l'altro - i due poliziotti ricoverati per accertamenti all'ospedale di Gallarate e presto dimessi nel pomeriggio. La pioggia ha lavato in fretta i tanti piccoli cerchi tondi lasciati per i rilievi, uno per ogni bossolo sparato in un pomeriggio di far-west che Gallarate ricorderà a lungo.
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