LE FAMIGLIE HANNO IL DIRITTO DI SAPERE COSA SI STA PENSANDO PER IL FUTURO DEI RAGAZZI. Stiamo attenti alla salute, ci mancherebbe, nemmeno lo discuto, ma ricordiamoci che i calcinacci che cadono in testa ai nostri figli da anni forse è arrivato il momento di sistemarli. Non esiste che non ci sia un’ipotesi di ripartenza con piani strategici, (mi viene male solo a pensarci visto come vanno di solito) e creazione di strutture funzionali e formazione di insegnanti che possano finalmente lavorare in un posto di lavoro BELLO oltre che salubre. A volte le crisi sono utili per farci aprire gli occhi e questa crisi ha fatto emergere completamente molti temi e li ha fatti scoppiare come una bomba atomica. Pensa a questi punti essenziali: INFRASTRUTTURE CLASSI TROPPO NUMEROSE POCA PREPARAZIONE DIGITALE DI INSEGNANTI PDP RISPETTATI, MA A VOLTE NO RAGAZZI IN SITUAZIONI DISAGIATE MESSI ALL’ANGOLO QUESTI PUNTI C’ERANO TUTTI, ANCHE PRIMA! SOLO CHE ORA SONO ESPLOSI CON UNA POTENZA INAUDITA. ORA IL VIRUS LI FA EMERGERE IN MODO PREPOTENTE! E cosa si fa? Invece di ragionare su come migliorare le classi, ma anche e soprattutto come rivedere la didattica, si pensa addirittura di aprire (forse) a settembre. Ma se vuoi aprire a settembre, forse sarebbe il caso che ORA venissero fatti dei lavori per migliorare la situazione delle scuole. O aspettiamo agosto per poi dire che a settembre i cantieri non sono ancora finiti? Seguo diversi gruppi che parlano di scuola digitale e ancora senti di insegnanti che non sanno come caricare un file in una piattaforma! Ma vi pare normale? È chiaro che non tutti hanno la stessa velocità a imparare nuove strategie, ma allora cosa stiamo aspettando a fare un passo verso questa formazione? Sono molte le famiglie che chiedono come aiutare i figli in questa fase. Bene! Se a Marzo ero ancora stupito del fatto che la DAD (didattica a distanza) non fosse partita, ora sono inorridito perché a fine Aprile moltissimi bambini hanno visto le maestre pochissimo ed altri mi dicono che “iniziano questa settimana” (28 aprile per dire). E quindi cos’è la DAD per questi bambini? Compiti su compiti e mamme che devono insegnare e portare avanti il programma. E adesso cosa succede da qui alla fine della scuola alla crescita di quei bambini? Avranno discusso con mamma e papà perché non capiscono l’utilità ed il senso di quello che stanno facendo. QUINDI, CARI MINISTRI CON I VOSTRI ESPERTI NELLE TASK FORCE VOLETE CAPIRE CHE SERVE UN PIANO STRATEGICO PER FAR SÌ CHE LA SCUOLA RIPARTA ALMENO A SETTEMBRE? Non sto dicendo di aprire domani. Sto dicendo che dovete dire a CHIARE LETTERE quale sia il progetto. E se non c’è un progetto significa che dobbiamo metterci le mani nei capelli perché significa che a settembre non aprirete nulla ed i bambini vivranno questo schifo ancora a lungo. Ma parliamo anche dei bambini 0-6, quelli senza DAD. Vi rendete conto del danno incalcolabile che stanno subendo, vivendo isolati ed in casa con genitori che magari devono in qualche modo lavorare e non possono fare altro che affidarli a Televisione e Videogiochi? Perché, siamo seri, ancora una volta. Come puoi pensare di poter conciliare lavoro ed un bambino di 2/3 anni se non hai valvole di sfogo? L’OMS DI CUI TUTTI PARLANO IN QUESTO PERIODO PERCHÉ “L’HA DETTO L’OMS” FA FIGO DICE: “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità.La salute mentale, come altri aspetti della salute, può essere influenzata da diversi di fattori socio-economici, sui quali è necessario agire attraverso strategie globali di promozione, prevenzione, trattamento e recovery in un approccio di government globale.” Molto bene! Io chiedo se stanno pensando a quella parte di benessere fisico, mentale e sociale. Non puoi risolvermi il problema ora? Benissimo! Ma dimmi come pensi di risolverlo, aiuterebbe molto. Ricorda sempre che la parte emotiva fa una differenza clamorosa, soprattutto in periodi come questi in cui c’è tanta paura e tanta tensione. E non posso pensare che i bambini ed i ragazzi siano sempre menzionati per ultimi e solo perché qualche giornalista incalza. ALBERTO PELLAI: MEDICO, ESPERTO DI PREVENZIONE IN ETÀ EVOLUTIVA, PSICOTERAPEUTA DELL’ETÀ EVOLUTIVA) GIUSTO IERI DICEVA: Quattro mesi di niente Rispetto a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, il messaggio che abbiamo ricevuto è che a settembre, “certamente”, riapriranno le scuole. E già su quel “certamente” si è scatenata una bagarre. Tenendo comunque buono questo “certamente”, è giusto notare (e far notare) che siamo alla fine di aprile. Le scuole dovrebbero aprire a metà settembre, più o meno. In mezzo ci sono più di 4 mesi. Completamente vuoti. E da riempire. Da quello che ho capito io, al momento si tratta di quattro mesi di niente. Qualcuno ci dica qualcosa di più. Penso che siamo tutti d’accordo che: “Certamente non vanno bene quattro mesi di niente”. Non è questione di fretta, ma è normale che le famiglie si chiedano cosa succederà ai propri figli, cosa possono e non possono fare. SERVONO RISPOSTE! A me quel “4 mesi di niente” spaventa. Senza contare che se si riapre tutto un poco alla volta, ma non si riapre chi possa aiutare i genitori che dovranno tornare a scuola, diventerà impossibile tutto. “Eh ma allora dillo che volete le scuole aperte perché non sapete dove parcheggiare i figli” dice qualcuno. “Io ho risolto così: mia moglie sta a casa ed ho risolto il problema” dice qualcun altro. E quindi, secondo molte persone, il carico dovrebbe essere messo tutto sulle spalle delle mamme. Già le donne di base guadagnano meno, sono meno coinvolte in processi decisionali e sono più vessate in ambito lavorativo (basta vedere quante aziende ancora chiedono “desidera figli?” con il malcelato pensiero che rispondano no così non staranno a casa da lavoro), vogliamo metterle all’angolo e ripristinare una società patriarcale? Le mamme hanno tutto il diritto di tornare al lavoro (ricordando che non tutte sono dipendenti), così come i papà. Ma, a parte il bonus baby sitter o il congedo parentale, qualcuno ha sentito altro? Apro una parentesi sul bonus. Una babysitter assunta, se la paghi poco ti costa 1.000/1,300 € al mese, siamo sicuri che il bonus basti? Aggiungo: e le baby sitter non hanno figli? Senza contare che anche tra gli insegnanti ci sono genitori! Come fanno ad essere costretti ancora per mesi a dividersi tra figli e lezioni? SERVONO RISPOSTE. Risposte chiare. Che possano far intravedere una direzione verso la quale si sta navigando. NAVIGARE A VISTA NON SERVE !! Io faccio i complimenti a tutte le famiglie che ogni giorno si impegnano per garantire benessere emotivo e il diritto all’istruzione dei figli. Mi sono accorto che in tutto questo marasma, moltissime persone hanno iniziato ad accorgersi di cosa è davvero importante per i figli (e gli studenti). Non sono le conoscenze fini a se stesse, ma è il lavoro sulle abilità e le competenze, ma i punti essenziali sono: IL RAPPORTO CON IL FIGLIO VEDERLO FELICE AVERE UN FIGLIO CONSAPEVOLE DELLE SUE CAPACITÀ I BISOGNI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI NON POSSONO ESSERE RIMANDATI A SETTEMBRE. Serve lavorare subito ed ora, nella sfortuna, ci è stato regalato molto tempo per aiutare i ragazzi a scoprire le loro reali capacità. È molto bello ed emozionante, questo è il messaggio che dovrebbe arrivare a chi decide. Le famiglie sono l’esempio di quello che si dovrebbe fare. “Il futuro appartiene a coloro che si preparano per esso oggi.” (MALCOLM X) A presto!
GIORGIO FRANCO
PRESIDENTE DISLEPOREDIA ODV
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