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CORONAVIRUS. A Roma tempi record per ospedale dedicato

Conto alla rovescia per l'apertura, a Roma, del Columbus Covid 2 Hospital. L'ospedale, realizzato in tempi record nella capitale, affiancherà nella lotta all'emergenza l'Istituto per le malattie infettive Spallanzani, hub regionale. La struttura, che accoglierà già da lunedì i primi pazienti con Covid-19, nasce dalla partnership tra le competenze cliniche della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e il contributo di Eni Spa, che sosterrà gli investimenti necessari. Nel Lazio, osserva Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana malattie infettive (Simit) e primario di Malattie infettive di Tor Vergata, "nei prossimi 10-15 giorni assisteremo ai danni provocati prima delle misure restrittive. Per il momento le forze in campo sembrano pronte a rispondere alle esigenze". Tra queste, si potrà contare anche sul Columbus Covid 2 Hospital, che sarà completato entro una decina di giorni e dotato delle migliori tecnologie sanitarie al momento disponibili. Per sostenere la trasformazione dell'ex ospedale privato Columbus in un centro dedicato esclusivamente alla cura di malati di Covid-19 era stata lanciata pochi giorni fa una campagna di raccolta fondi a cui hanno aderito, tra gli altri, Luca di Montezemolo e la Fondazione Carla Fendi. Una volta a regime, il nuovo centro potrà contare su circa 130 posti letto, nonché tecnologie avanzate nella diagnosi della malattia con RX, TAC ed ecografia transtoracica. I 74 posti letto delle degenze ordinarie disporranno di 20 medici tra infettivologi, pneumologi e internisti, oltre a 65 infermieri e 22 operatori sociosanitari. I 59 posti letto di terapia intensiva vedranno impegnati invece 48 anestesisti rianimatori e 180 infermieri. "In 7 giorni si sta aprendo un intero Covid Hospital che affiancherà l'istituto Spallanzani. Voglio ringraziare - ricorda l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato - tutti coloro che hanno risposto alla richiesta del Servizio sanitario regionale. In questo momento occorre unità e concretezza. Fatti e non chiacchiere". "Abbiamo accolto - dichiara Rocco Bellantone, direttore del Governo Clinico del Gemelli - la richiesta da parte della Regione Lazio con senso di responsabilità, mettendo a disposizione del Servizio sanitario nazionale le nostre competenze cliniche".
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