La procura di Savona, che ha aperto un fascicolo contro ignoti dopo il crollo di una parte del viadotto Madonna del Monte sulla A6 vuol vederci chiaro. Vuol capire se la frana che dopo giorni e giorni di pioggia si è staccata dalla collina vicino al viadotto falciando i piloni di sostegno sia l'unica causa di un crollo che poteva diventare una strage. Così oggi, la Guardia di finanza su delega della procura ha eseguito alcune acquisizioni di documenti che riguardano la progettazione e la realizzazione, oltre agli schemi di ispezioni periodiche e manutenzioni, del viadotto Madonna del Monte. La Gdf si è recata negli uffici di Torino della società Autostrada dei Fiori e nelle sedi di Milano e Savona della Sina (entrambe società del gruppo Gavio), la società che si occupa delle manutenzioni autostradali per conto del concessionario. Autostrada dei Fiori è concessionaria del tratto autostradale interessato dal crollo mentre Sina si è occupata di eseguire le ispezioni periodiche di tutti i tratti autostradali dati in concessione al Gruppo Gavio. La documentazione acquisita oggi verrà sottoposta a analisi in base alle indicazioni che saranno fornite dai tre consulenti tecnici d'ufficio nominati dalla procura. Le acquisizioni documentali della Gdf mirano a capire se, al di là della frana che ne ha investito i piloni, sul viadotto dell'A6 si siano verificate omissioni nella manutenzione o nei controlli. Parallelamente, la Gdf sta identificando i proprietari dei terreni e il tracciato del metanodotto che passa sotto la collina. Intanto, la rete di sensori collocata sulla collina per monitorare i 10 mila metri cubi di materiale ancora 'appeso', destinato comunque a cadere, segnalano che la massa franosa si sta spostando di un millimetro all'ora. "E' sostanzialmente ferma - ha detto il geologo e presidente dell'International Consortium on Landslides Nicola Casagli che sta seguendo il monitoraggio - perché non ha piovuto. Vediamo però cosa succederà la prossima settimana visto che sono previsti almeno 4 giorni di pioggia su Savona". Il crollo della porzione di viadotto si è verificato il 24 novembre 2019 dopo settimane di precipitazioni insistenti. Solo per miracolo non ci sono stati morti e feriti: per miracolo e per il coraggio di una guarda giurata che, bloccata l'auto sull'orlo del baratro, si è messo in mezzo alla strada riuscendo a bloccare un pullman pieno di gente. (
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