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MILANO. Delitto Macchi: Binda, famiglia Lidia ha diritto verità

MILANO. Delitto Macchi: Binda, famiglia Lidia ha diritto verità
"Mi dispiace per la famiglia di Lidia. Hanno il diritto di pretendere la verità ma non si fa la giustizia con qualcosa che non è la verità e io non c'entro niente": Stefano Binda lo ha detto nel primo giorno da uomo libero, dopo che ieri la corte d'appello lo ha assolto dall'accusa di omicidio della giovane, per cui in primo grado era stato condannato all'ergastolo. Ieri, dopo la lettura della sentenza, Binda è tornato a casa a Brebbia, in provincia di Varese, dove vive con la madre e la sorella. "Ero esausto" ha spiegato Binda, parlando del suo rientro a casa. "Stamattina ho dei debiti di gratitudine e sono passato a ringraziare alcuni di quelli che mi hanno sostenuto", ha detto. La madre ha raccontato che è andato in chiesa e poi dal giornalaio: "Gli hanno battuto le mani. Gli hanno fatto l'applauso quando è entrato".
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