Attorno a Chernobyl, oltre trent'anni dopo il disastro, si mangia ancora cibo contaminato
Oggi è la prima Giornata Mondiale della sicurezza degli alimenti. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) stima che gli alimenti contaminati siano responsabili di oltre 200 malattie, dalle diarree infettive a diverse forme di cancro. Il ministero della Salute coglie l'occasione per sottolineare i benefici del cibo sano e sicuro e l'opportunità per tutti di riflettere sulla sicurezza degli alimenti". "Il cibo non sicuro - scrive il ministero sul suo portale - causa nel mondo malattie che colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e rappresentano un grave onere per la salute umana, in particolare per i bambini e le persone che vivono in regioni a basso reddito oltre che ingenti costi economici". Dal canto suo l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) partecipa alle celebrazioni, ricordando che "garantire la salubrità degli alimenti significa proteggere la salute di tutti, ma anche contribuire efficacemente alla prosperità economica e allo sviluppo della società umana". In Italia lo scorso anno sono stati eseguiti - indica l'Iss - 75.000 controlli sugli alimenti, relativi ai rischi chimici e microbiologici, per garantire che il cibo che mangiamo sia privo di rischi. "Sicurezza alimentare - spiegano gli esperti - significa garanzia che batteri, virus, parassiti, contaminanti e sostanze pericolose siano assenti da ciò che mangiamo o sotto la soglia di rischio". I carabinieri del Nas, nell'ambito della lotta a frodi, sofisticazioni e contraffazioni nel settore dell'alimentazione, nel 2018 hanno eseguito 31.479 controlli, che hanno portato al sequestro di 24 mila tonnellate di alimenti e a sanzioni per un totale di 16 milioni di euro. "Mangiare italiano significa mangiare sicuro. Siamo all'avanguardia grazie al nostro sistema di regole e controlli", afferma il ministro della Salute Giulia Grillo. E continua: "L'Italia è all'avanguardia nel mondo per la sicurezza alimentare. Il nostro sistema di controlli dispone di eccellenti professionalità e delle regole più avanzate". "Disponiamo di un'eccellente organizzazione, a garanzia della sicurezza degli alimenti lungo tutta la filiera, dai campi alla tavola e della salute dei cittadini italiani, europei e dei Paesi destinatari delle numerose esportazioni nel settore agro-alimentare - conclude il ministro - questa attività è potenziata dall'attività dei Carabinieri per la tutela della salute (NAS) che contrastano i reati contro la salute pubblica, tra cui anche quelli alimentari".
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