Fabio Fazio durante la trasmissione televisiva 'Che tempo che fa'. Milano, 17 Maggio 2015. ANSA/FLAVIO LO SCALZO
La Rai è sempre più al centro dello scontro politico. Dopo l'attacco del vicepremier Matteo Salvini, la Lega boicotta la trasmissione di Fabio Fazio, mentre il presidente della Rai, Marcello Foa, definisce il compenso del presentatore "molto elevato, al di sopra di qualunque valutazione di merito sugli ascolti". "Nella Rai del cambiamento, rispettosa del canone pubblico, è chiaro che, per quanto vincolato da un contratto che la Rai naturalmente deve rispettare, si pone un problema di opportunità", dice Foa al Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani, arrivato alla sua giornata conclusiva. La Lega avverte che "nessun esponente della Lega sarà ospite di Fabio Fazio, e non lo sarà finché non sarà tagliato il vergognoso stipendio milionario del fazioso conduttore. Contiamo che il Parlamento approvi al più presto la proposta di legge della Lega che rivede i contratti e gli stipendi della tv pubblica". "Naturalmente mi dispiace perché al di là della sua opinione su di me - ha replicato il conduttore all'inizio della trasmissione -, che non mi permetto in questa sede di discutere, sarebbe stato invece interessante consentire al pubblico di Che tempo che fa di poter ascoltare le sue opinioni circa i temi dell'Europa, i recenti fatti tragici di Napoli, e naturalmente tutta l'attualità politica. Naturalmente la sua posizione è legittima, confido che ci sia un'occasione nella prossima stagione". "Tagliare i superstipendi in Rai è una battaglia che portiamo avanti praticamente da sempre, Fazio sicuramente ma anche Bruno Vespa", sottolinea invece Gianluigi Paragone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Vigilanza Rai, mentre il deputato Pd Filippo Sensi, ex portavoce dei premier dem Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, parla di "una spudorata, intollerabile intimidazione della Lega a Fazio. In linea con i suoi alleati di governo". A Dogliani Foa spiega che del caso Fazio si sta occupando l'amministratore delegato Fabrizio Salini, ma ricorda che la trasmissione 'Che tempo che fa' "va in onda da 16 anni, non ha più quella carica innovativa che forse aveva all'inizio e non ha portato aumento degli ascolti a Rai1". Replica il senatore Pd Francesco Verducci, della Commissione Vigilanza Rai: "Salvini dà la linea, e Foa esegue. Peccato che l'innovazione che Foa sta portando avanti su mandato di Salvini stia sfasciando la Rai. 'Che tempo che fa' è un ottimo esempio di servizio pubblico e incontra il favore del pubblico". Al centro delle polemiche resta anche il caso del servizio dedicato alla commemorazione di Predappio che ha portato alle dimissioni del caporedattore della Tgr Emilia Romagna, Antonio Farnè. Daniela Santanché, candidata alle Europee con Fratelli d'Italia, chiede "come mai a pagare sia solo il giornalista della Tgr che si è dimesso mentre a livello nazionale Rainews può mandare in onda lo stesso servizio e non succede nulla?". Le verifiche in corso a Viale Mazzini si allargano in realtà anche a Rainews: l'ad Fabrizio Salini ha chiesto una relazione al direttore Antonio Di Bella. Il Cdr della testata parla di "errore - dovuto a svista e non certo a una scelta editoriale - tempestivamente segnalato alla direzione. Il direttore ha ribadito il profilo antifascista della testata". "E' una notizia che in un giornale vale 30-40 righe, in un telegiornale locale un servizio da 10-20 secondi. In questo caso c'è stato un eccesso di copertura, troppo spazio, una sproporzione. C'è stato un errore", commenta il presidente della Rai.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.