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Kinshasa. Michela e Andrea: "aiutateci a tornare con i bimbi"

Kinshasa. Michela e Andrea: "aiutateci a tornare con i bimbi"

Kinshasa

"Oggi ci hanno comunicato che le adozioni sono chiuse almeno fino a settembre-ottobre 2014. Fate qualcosa, aiutateci a tornare con i bambini...". E' la telefonata che Michela Gentili e Andrea Minocchi, in attesa di adottare un bimbo di 2 anni, hanno fatto stamani da Kinshasa ai parenti a Macerata. Lo riferiscono i familiari.   ''Mia sorella - racconta Francesca Gentili - ha parlato con mia madre brevemente. Lei e il marito sono bloccati in una struttura religiosa, le altre 23 coppie in attesa di adozione ciascuna in un posto diverso fra alberghi e residence, tutti con i visti ormai scaduti. Ieri notte e stamani hanno sentito gli spari del conflitto fra ribelli e forze governative, l'Unità di crisi della Farnesina ha consigliato di non uscire di casa, ma noi siamo molto, molto preoccupati. Sono ore che provo a rimettermi in contatto con Michela via cellulare, ma non ci riesco''. La coppia maceratese, che non ha figli, è in Africa da due mesi: il sogno di adottare un figlio sembrava finalmente a portata di mano ''dopo tanta attesa, e tante delusioni''. I due coniugi avevano avviato le pratiche per un'adozione in Camerun ma quella possibilità ''era sfumata, e avevano ricominciato tutto da capo in Congo''. ''L'angoscia è anche per quei bambini in pre-adozione. Dovranno essere sistemati di nuovo in orfanotrofio, e proprio mentre in città c'è un mezzo colpo di stato'', osserva Francesca. A Macerata vivono anche i 'nonni' del piccolo congolese, 82 e 70 anni: la donna risponde al telefono con un filo di voce, non ce la fa a trattenere le lacrime.
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