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TORINO. Magneti Marelli venduta a Calsonic Kansel

TORINO. Magneti Marelli venduta a Calsonic Kansel

Magneti Marelli

Magneti Marelli, gioiello della componentistica di Fca, passa dopo una lunga trattativa ai giapponesi di Calsonic Kansei, società del settore automotive controllata prima della Nissan e oggi dal fondo americano Kkr. La sede resterà a Corbetta (Milano) ed è assicurato il mantenimento delle attività industriali italiane e dei livelli occupazionali. Il valore dell'operazione, che dovrebbe concludersi nella prima metà del 2019, è di 6,2 miliardi di euro, una cifra più alta rispetto alle stime degli analisti in caso di quotazione - si era parlato di un valore fra 4,5 e 5 miliardi - anche per la complementarietà tra le due aziende, che evita all'acquirente sovrapposizioni di attività. A Piazza Affari il titolo vola dopo l'annuncio e arriva a guadagnare il 6,5% a 14,35 euro per chiudere a +2,98%. La nuova società Marelli Calsonic Kansei avrà un fatturato di 15,2 miliardi di euro, 200 impianti produttivi nel mondo e centri di ricerca e sviluppo in Europa, Giappone e America. "L'operazione riconosce il pieno valore strategico di Magneti Marelli ed è un altro importante passo nel nostro continuo focus sulla creazione di valore", commenta l'amministratore delegato di Fca Mike Manley che parla di "un'opportunità ideale per accelerare la crescita futura di Magneti Marelli". L'operazione è la prima a essere conclusa da Manley che, con il presidente John Elkann, ha preferito la vendita allo spin off e alla quotazione. Il risultato è positivo in termini di cassa ma priva Fca di un'azienda strategica per lo sviluppo dei motori ibrido ed elettrico e delle tecnologie per la guida autonoma. E' questa però una strada già seguita da altri gruppi mondiali che hanno preferito concentrarsi sul core business dell'auto lasciando crescere in modo autonomo la componentistica. E' il caso di Gm con Delphi, Ford con Visteon e Toyota con Denso. "Se non c'è un saldo negativo per i posti di lavoro in Italia per noi non c'è problema. A me interessa che non si chiude in Italia per aprire altrove", commenta il vicepremier Matteo Salvini. E', invece, "una pessima notizia" per Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo Economico. I sindacati apprezzano le garanzie sul fronte dell'occupazione e della produzione, ma chiedono un immediato confronto con la nuova proprietà, Fca e il governo. "Ci vendiamo i gioielli di famiglia. È una situazione che dimostra come il capitalismo italiano non sviluppa se stesso" osserva la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. Anche per Annamaria Furlan, numero uno Cisl, "è un'altra azienda italiana che viene acquistata da stranieri, questo testimonia la crisi del capitalismo nostrano che investe troppo poco". "Bisogna vedere il piano industriale, perché la cessione di gioielli di famiglia senza contrattazione seria è rischiosa", afferma il segretario di generale della Uil, Carmelo Barbagallo. Chiedono un confronto anche i sindacati metalmeccanici, Fim, Fiom, Uilm e Ugl.     Manley, Calsonic farà crescere Magneti Marelli "L'operazione riconosce il pieno valore strategico di Magneti Marelli ed è un altro importante passo nel nostro continuo focus sulla creazione di valore". Così l'amministratore delegato di Fca Mike Manley commenta la vendita dell'azienda a Calsonic Kansei. Manley spiega che l'accordo è "un'opportunità ideale per accelerare la crescita futura di Magneti Marelli a beneficio dei suoi clienti e delle sue persone eccezionali". Manley ricorda che era stata "esaminata attentamente una serie di opzioni per consentire a Magneti Marelli di esprimere tutto il suo potenziale nella prossima fase del suo sviluppo" e sottolinea che "le attività così combinate continueranno a essere uno dei partner commerciali più importanti di Fca e vorremmo vedere questo rapporto crescere ulteriormente in futuro". "Negli ultimi anni - osserva Beda Bolzenius di Calsonic Kansei - la nostra industria ha attraversato un periodo di forti cambiamenti e la prossima fase sarà ancora più dinamica. È entusiasmante creare una solida piattaforma per Calsonic Kansei e Magneti Marelli sulla quale lavorare insieme e creare un fornitore automobilistico competitivo che si trova in una posizione estremamente favorevole per entrare nella Top Ten globale. Insieme beneficeremo di una presenza geografica e di linee di prodotti complementari, mentre i nostri rispettivi clienti beneficeranno di un maggiore investimento in persone, processi e nuovi prodotti innovativi". "Questa è una giornata di trasformazione - commenta Ermanno Ferrari, amministratore delegato di Magneti Marelli sia per Magneti Marelli che per Calsonic Kansei - che creano così un business globale con una gamma eccezionale, presenza geografica, competenza e prospettive future. Questo è un momento di grande opportunità per tutti i nostri collaboratori, che fanno parte di un'azienda sicura, in crescita e indipendente di notevole portata che può guardare al futuro con energia, ambizione e fiducia".   Magneti Marelli, un pezzo di storia, non solo candele La prima cosa che viene in mente quando si parla di Magneti Marelli è un pezzo dell'auto o della moto: candele e batterie, sistemi di accensione e centraline di controllo motori, proiettori e fanali, ammortizzatori, quadri di bordo. L'azienda venduta da Fca alla giapponese Calsonic Kansai, controllata dal fondo americano Kkr, però è anche altro. Il suo nome è al centro dello sviluppo delle tecnologie per l'auto del futuro con un ruolo chiave nel campo dei motori ibridi ed elettrici e dei sensori per la guida autonoma. Nata nel 1919 a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, con capitale sociale diviso in parti uguali tra Fiat e la società Ercole Marelli, la sua storia non è legata soltanto al mondo sell'auto. Per più di trent'anni è protagonista del settore delle telecomunicazioni. Nel 1930 avvia la produzione di massa della radio con il marchio Radiomarelli e nel 1939 sperimenta le prime trasmissioni televisive, quasi vent'anni prima del loro lancio ufficiale. Tra gli anni '50 e '60 consente l'avvio delle prime trasmissioni televisive della Rai producendo macchine da presa, trasmettitori e ricevitori, i ponti radio per il primo e secondo canale oltre che i famosi televisori Radiomarelli. Fin dalla nascita, Magneti Marelli è anche presente nelle competizioni sportive - fornisce tecnologia e assistenza sui campi di gara, dalle auto alle moto, dalla nautica all'aereonautica - e nel mondo delle officine e dei ricambi. Nel 1967 l'intero capitale sociale viene rilevato da Fiat e fra anni '70 e '80 Magneti Marelli focalizza le sue attività esclusivamente nell'ambito automotive, trasformandosi in una holding industriale. Nel 2007 Automotive Lighting, acquisita nel 2001, realizza per l'Audi R8 il primo proiettore al mondo completamente a led prodotto in serie e nel 2014 sviluppa, sempre per l'Audi R8, il primo proiettore dotato di modulo abbagliante Laser. Poi l'acquisizione di SmartMeUp e i primi passi nello sviluppo di software per l'elaborazione di segnali provenienti da sensori per la guida autonoma.
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