Sono state 6.696, nel 2017, le segnalazioni di reazioni avverse alle vaccinazioni inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza, e di queste 4.821 si riferiscono a casi verificatisi nell'anno stesso, mentre i restanti casi erano relativi ad anni precedenti. Nell'80% si è trattato di reazioni non gravi e in nessun caso hanno causato la morte della persona vaccinata, sulla base dei criteri internazionali per la valutazione del nesso di causalità. E' quanto si legge nel Rapporto Vaccini 2017 dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), realizzato per monitorare la sicurezza dei vaccini. Un evento avverso successivo a immunizzazione, sottolinea Aifa, è un qualsiasi evento di natura medica che occorre dopo una vaccinazione e che non necessariamente è causato dal vaccino stesso. Nel complesso, indipendentemente dal nesso di causalità, l'80% delle segnalazioni inserite nel 2017 per tutti i vaccini è stata classificata come "non grave", come febbre, nausea, irrequietezza e reazioni locali sul sito di inoculazione. Il restante 19,5% dei casi è stato classificato come "grave", ovvero tale da necessitare cure mediche o ospedalizzazione (percentuale che sale al 25% se si considerano i soli vaccini oggi obbligatori). Tra le segnalazione inserite nel 2017 ci sono anche 10 sospette reazioni avverse che hanno avuto esito fatale, di cui 3 casi riferiti a eventi verificatisi in anni precedenti. Da un'attenta analisi, che ha utilizzato l'algoritmo specifico proposto dall'OMS per verificare se possa esistere o meno una relazione causale tra l'evento osservato e il vaccino, emerge però che nessuno di questi era legato all'immunizzazione: in 8 segnalazioni su 10 la relazione tra decesso e vaccinazione è "non correlabile", nei restanti 2 il nesso di causalità risulta "indeterminato". In particolare nel 2017, indipendentemente della gravità e dal legame di causa-effetto successivamente verificato, sono state 1.293 le sospette reazioni avverse ai vaccini esavalenti (difterite, tetano e pertosse, poliomielite, l'Haemophilus influenzae B, epatite B), 1.488 per i vaccini contro morbillo, parotite, rosolia e varicella, 1.215 per il vaccino antipneumococcico e 2.770 per gli antimeningococcici.
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