Una "emorragia di umanità" che colora di rosso sangue le magliette di chi vuole arrestarla. Negli uffici, sui social, tra le sale della politica, in piazza e persino sulle vette del Gran Paradiso, migliaia di persone in tutta Italia hanno indossato vestiti rossi per ricordare i tanti migranti morti in mare nelle traversate. Ma l'iniziativa #magliettarossa, lanciata oggi da Libera, con il suo rigurgito di solidarietà contro i respingimenti ha anche generato polemiche e proteste: all'ironia del ministro Salvini, che ha detto di non avere magliette di quel colore, ha risposto proprio il fondatore dell'associazione antimafia don Ciotti, offrendosi di portarle al Viminale. Aldilà dei confronti a distanza, tra i primi ad aderire alla Giornata è stata l'Anpi: "L'umanità non arretra", ha detto la Presidente nazionale Carla Nespolo. Un'eco raccolta dall'Azione Cattolica Italiana, che parla di "drammatico deficit di solidarietà che sembra interessare il nostro Paese". Altri rappresentanti del mondo cattolico, tra cui padre Alex Zanotelli, hanno invece annunciato un "digiuno a staffetta" con un presidio davanti al Parlamento italiano per dire che "non possiamo accettare questa politica delle porte chiuse che provoca la morte nel Mediterraneo". T-shirt rosse anche al Gay Pride di Bologna, "contro le politiche razziste di immigrazione del nostro Paese". Molte le magliette rosse anche nella platea dell'assemblea del Pd all'hotel Ergife di Roma. Tra queste, quelle del governatore del Lazio e candidato in pectore alla segreteria Nicola Zingaretti, il segretario Maurizio Martina e il presidente del Pd Matteo Orfini. E ad indossarle è stato anche Pietro Grasso di 'Liberi e Uguali', oltre a tante persone in piazza a Torino e altre città. Il fronte politico opposto, invece, ha reagito con ironia. Il Ministro dell'Interno Salvini ha scritto su Facebook: "Che peccato, in casa non ho trovato neanche una maglietta rossa da esibire oggi...". E dai microfoni di Rainwes, don Luigi Ciotti ha risposto: "Gliela porto molto volentieri una maglietta al Viminale, un piccolo gesto, ma un gesto fatto con rispetto". Ma altre parole di sarcasmo sono stato dirette anche a giornalisti come Gad Lerner: "#MagliettaRossa & Rolex, fantastico", ha commentato in un tweet Salvini, allegando una notizia dove si vede Lerner in camicia rossa e con un Rolex al polso. Il ministro ha poi replicato a Laura Boldrini, che lo ha definito "un bullo", sperando che "ai suoi figli non avvenga ciò che lui sta riservando a tanti bambini". Per Salvini si tratta di "insulti e minacce" che "hanno un unico effetto, quello di darmi più forza". Stessi toni anche da Giorgia Meloni, che ha twittato: "La maglia rossa ce l'ho! Ora mi mancano solo un Rolex e un attico a New York e posso pontificare anche io sull'immigrazione come i radical chic". Per il ministro del Lavoro Di Maio, "vedere il Pd che ha bombardato la Libia, ha fatto soldi sul business dell'immigrazione e ha mandato militari a far le guerre e poi si mette oggi le magliette rosse...doveva metterle dieci anni fa". E Alessandro Di Battista ha bollato l'iniziativa come "facile solidarietà", parlando di "conformismo" e "viltà". Il leghista Alessandro Morelli, presidente della commissione Telecomunicazioni, ha invece puntato il dito contro alcuni giornalisti di Rainews 24, che hanno indossato t-shirt rosse. Un gesto che ha definito "grave, perché così facendo il servizio pubblico radio-televisivo smette di essere pluralista per diventare partigiano". Un messaggio favorevole alla mobilitazione è stato ritwittato anche dall'account del consolato Usa di Firenze. "E' stata una mano forse troppo giovane e inesperta", ha commentato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.
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