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Fiat Pomigliano. Slai Cobas, a maggio udienza per reintegro

Fiat Pomigliano. Slai Cobas, a maggio udienza per reintegro

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E' stata fissata al 29 maggio prossimo la prima udienza al Tribunale di Napoli, in corte d'Appello, di un ricorso contro la Fiat presentato dallo Slai Cobas per il reintegro nello stabilimento di Pomigliano, dei 316 lavoratori del polo logistico del Lingotto a Nola. Lo rendono noto dal sindacato di base, sottolineando di aver richiesto una sentenza di illegittimità o antisindacalità per i provvedimenti di trasferimento geografico da Fiat Pomigliano a Nola, avvenuto il 5 maggio del 2008, dei 316 lavoratori, attualmente in cassa integrazione che scadrà il prossimo luglio. La sentenza di primo grado, favorevole al Lingotto, era stata impugnata dai legali del sindacato di base. "Oggi abbiamo ottenuto un primo risultato - hanno spiegato dallo Slai Cobas - la Fiat ha dovuto fare entrare in fabbrica i cassintegrati di Pomigliano e Nola sotto la spada di Damocle della causa al Tribunale di Torino intentatagli da 19 operai in cigs ai quali fu impedito di partecipare alle precedenti assemblee sindacali. Ed ora il prossimo passo è riportare tutti a Pomigliano, a cominciare dai 316 addetti trasferiti a Nola, perché qui non si tratta di spartire miseria con improponibili rotazioni o cosiddetti contratti di solidarietà quando gli stessi addetti alla Panda sono da mesi, periodicamente, sottoposti a lunghi periodi di cigs a 'dente di sega'. L'indifferenza dimostrata dagli addetti Panda alle assemblee Fiom di stamane non è solo dovuta alle pressioni aziendali e dei sindacati 'firmatari' che fanno il loro mestiere, ma soprattutto dall'insieme dei sindacati confederali che da anni non fanno il 'proprio' mestiere. E su questo - concludono dal sindacato di base - la Fiom avrebbe molto da riflettere e da fare autocritica".
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