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ROMA. Stazione spaziale cinese, 1 su 100.000 mld di essere colpiti

ROMA. Stazione spaziale cinese, 1 su 100.000 mld di essere colpiti
La probabilità di essere colpiti da un frammento della stazione spaziale cinese Tiangong 1 al suo rientro sulla Terra è minuscola, pari a 1 su 100.000 miliardi. Lo stesso vale per il rischio chimico dovuto a sostanze tossiche ancora presenti a bordo, come l'idrazina: è molto difficile che ne arrivi a terra anche una piccolissima frazione. Lo afferma il Laboratorio di Dinamica del Volo Spaziale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa, che in questi giorni sta monitorando la stazione spaziale cinese in vista del suo imminente impatto nell'atmosfera. I frammenti in grado di sopravvivere alle proibitive condizioni del rientro precipiteranno su un'area di forma più o meno rettangolare, lunga fra 800 e 2.000 chilometri e larga circa 70 chilometri. La probabilità che i frammenti cadano tutti in mare è del 62%, mentre quella che il rientro avvenga nella fascia di latitudine compresa tra 35 e 43 gradi Nord, che comprende anche l'Italia, si aggira intorno al 18%. Nelle ultime 36 ore si potrà cominciare a escludere progressivamente aree del pianeta sempre più vaste, via via si avvicina il momento del rientro, sperando di eliminare alla fine oltre il 97% delle zone inizialmente considerate a rischio. In questo modo, per esempio, l'Italia potrebbe essere esclusa quasi sempre almeno diverse ore prima dell'impatto. Su Tiangong 1 sono ancora presenti circa 3,5 quintali di propellente e, nel caso improbabile che si verifichino delle esplosioni ad alta quota durante il rientro, alcuni frammenti potrebbero essere proiettati su un'area anche più vasta.
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