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ANCONA. Furti: operazione Miniera, Cc sgominano una banda di rom torinesi

ANCONA. Furti: operazione Miniera, Cc sgominano una banda di rom torinesi

carabinieri (foto d'archivio)

Sgominata dai carabinieri di Osimo una banda di rom torinesi, costituita da 7 uomini di etnia sinti, specializzata nei furti in abitazioni, aziende e fabbriche e cantieri edili nonché in furti di rame nei parchi fotovoltaici, che imperversava da circa due mesi tra Osimo, Castelfidardo, Camerano, Agugliano e Sirolo, ma anche nelle province di Fermo e Macerata. I sette, residenti nel campo nomadi di Torino, sono stati arrestati in flagranza di reato: facevano la spola tra il Piemonte e le Marche, da loro definite la "Miniera Rossa". la banda è stata inseguita, circondata e immobilizzata la scorsa notte intorno alle 4, mentre stava imboccando il casello autostradale di Civitanova Marche (Macerata) a bordo di due autoveture Opel Zefira con targa bulgara e un autocarro Mercedes Vito con targa francese, dopo aver messo a segno un grosso furto di rame a Rapagnano (Fermo). Il gruppo si era introdotto nell'area di un'azienda agricola, tagliando la rete di recinzione, e si era impadronito di 3.000 metri di cavi di rame, staccati dall'impianto fotovoltaico, per un danno e valore complessivo di 150 mila euro. L'operazione "Miniera" è stata eseguita e portata a termine dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo, unitamente ai colleghi di Numana e Filottrano, e con la collaborazione nella fase esecutiva delle Compagnie di Montegiorgio, Fermo e Civitanova Marche. Gli arresti chiudono le indagini di pg della Compagnia dei Carabinieri di Osimo, in sinergia con la Procura della Repubblica di Ancona. I carabinieri stanno valutando gli elementi acquisiti a carico degli arrestati per individuare eventuali responsabilità penali per altri furti di rame nella zona e per assalti ai parchi fotovoltaici, sui cui sta indagando la Procura di Macerata. I malviventi sono stati individuati anche attraverso la videosorveglianza e la collaborazione dei cittadini. I sette sono ora rinchiusi nel carcere di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno.
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