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ROMA. Contrabbando sigarette a Sud,a Napoli 1 pacchetto su 3

ROMA. Contrabbando sigarette a Sud,a Napoli 1 pacchetto su 3

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Dall'analisi delle sigarette sequestrate lo scorso biennio, emerge come l'Italia è sia un Paese di transito che di consumo di prodotti illeciti del tabacco. Il fenomeno risulta particolarmente radicato al Sud. Importanti piazze di consumo sono Napoli, dove è illecito quasi 1 pacchetto su 3 (28%); seguono Palermo (12%), Giugliano (provincia di Napoli, 10%) e Salerno (più del 6%). Lo evidenzia lo studio 'L'Italia del contrabbando di sigarette. Le rotte, i punti di transito e i luoghi di consumo', di "Intellegit", la start-up sulla sicurezza dell'Università degli Studi di Trento, e realizzato con il contributo di British American Tobacco Italia (BAT). L'unica città del Nord Italia a posizionarsi nei primi posti è Trieste (4,4%): dato che conferma il ruolo strategico giocato dalle zone di confine nel commercio illegale di sigarette. Seguono Milano e Torino (entrambi con il 2,1%). Due le cause della maggiore incidenza in determinate città del consumo illecito di "bionde": nei comuni con tassi di disoccupazione più elevati si consumano anche più sigarette illecite; plausibilmente, infatti, all'aumentare del tasso di disoccupazione diminuisce il potere d'acquisto e aumentano, di conseguenza, le persone alla ricerca di sigarette illecite a basso costo. Allo stesso tempo, all'aumentare della presenza sul territorio del crimine organizzato, aumenta anche il commercio di sigarette illecite. In generale al Sud si riscontra una maggiore diffusione delle cosiddette 'illecit whites', sigarette in commercio in altri Stati, soprattutto nell'est Europa, entrate illegalmente e messe sul mercato a un prezzo tra i 2 e i 3 euro.
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