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No tav attacca il Pd guidato dalle lobby del mattone

No tav attacca il Pd guidato dalle lobby del mattone

Tav

Contro il Pd perchè i suoi "fari di riferimento" sono "le lobby del mattone, i profitti legati alla rendita ed al consumo del suolo" e "non i senza casa, gli sfrattati, i precari, i migranti, gli abitanti dell'Aquila". Un documento pubblicato oggi sul principale sito del movimento No Tav spiega l'assalto a Roma, allo storico circolo dem in via dei Giubbonari, nel giorno del vertice bilaterale Italia-Francia che aveva tra i temi all'ordine del giorno la nuova ferrovia Torino-Lione. "Il Pd è un obiettivo politico. Ecco perché l'abbiamo assaltato": è il titolo del documento di un attivista dei Blocchi Metropolitani di Roma', Paolo Di Vetta, che il movimento degli oppositori della Torino-Lione riporta integralmente. "Lo scambio con il formidabile bagaglio di relazioni di relazioni ed esperienze prodotte dalle genti della Val Susa - scrive l'attivista romano - ha consentito ai movimenti per il diritto all'abitare e contro la precarietà una lettura più accurata della vicenda Tav". Sotto attacco il Pd perché "una forza politica che a pranzo sostiene il ministro Cancellieri ed in serata gestisce la repressione contro la manifestazione di Campo de' Fiori, rappresenta plasticamente l'enorme distanza tra il Paese che soffre e che subisce la crisi e gli interessi che Letta e compagni intendono salvaguardare". Solo due giorni fa era apparso sulla rete un opuscolo delle 'Nuove Br' sulle "pratiche di sabotaggio" del Tav: "hanno un carattere di concretezza e utilità nell'immediato ma sono anche elemento avanzato per un futuro salto di qualità complessivo nello scontro sociale". Ad attribuirselo sono "due militanti per il Pcp-M (partito comunista politico-militare), "vecchie talpe operaie". Dopo gli scontri di mercoledì il questore di Roma, Fulvio Della Rocca, ha deciso di aumentare ulteriormente il livello di attenzione davanti alle sedi del Pd. Ma anche a Milano una sede del Partito Democratica è stata danneggiata, nella notte tra mercoledì e giovedì. "A Roma ci sono state violenze inqualificabili", ha commentato ieri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed il sito del Quirinale ha pubblicato lo scambio di missive tra il Capo dello Stato ed il circolo romano.
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