"In Europa ci sono spinte ben organizzate che vogliono frenare lo stanziamento di risorse in favore delle politiche di coesione. Il governo ci ha assicurato che vigilerà affinché ciò non avvenga". Lo ha detto il sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, Enzo Bianco, parlando nel corso della sessione europea della Conferenza Stato-Città nella quale il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Sandro Gozi, ha illustrato alle autonomie locali i punti centrali della relazione programmatica 2017 sulla partecipazione dell'Italia all'Ue. "Ai sottosegretari Gozi e Bocci, che ringraziamo per la piena disponibilità a recepire le nostre proposte in vista dei futuri negoziati in ambito europeo - ha detto Bianco - abbiamo consegnato un documento sul quadro finanziario pluriennale dell' Europa, esprimendo la nostra preoccupazione per l'eventualità di veder ridotte le risorse in favore delle politiche di coesione, che rappresentano uno dei temi centrali e strategici all' interno delle politiche comunitarie". Il sindaco di Catania, che è anche capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, ha voluto poi rimarcare come la sessione europea della Stato-Città sia "occasione vera e reale per dare i necessari correttivi a un limite-vizio dell'Europa, che assume sempre più in modo monodirezionali le decisioni, da e per i singoli Stati, prescindendo dal sentire e dalle esigenze dei territori. L' Italia però in questo è in controtendenza - ha rimarcato Bianco - e le proprie decisioni in ambito di Comitato delle Regioni (Cdr) le assume all'unanimità e prescindendo dagli orientamenti politici". Il ruolo del Cdr è stato rimarcato anche dal vicepresidente dell'Anci Roberto Pella, che ha partecipato alla riunione insieme all'altro vicepresidente Matteo Ricci. "Siamo la delegazione dei territori con il più alto numero di pareri presentati e l'Anci rappresenta l'associazione di Comuni più forte e strutturata a livello europeo. Nelle nostre proposte - ha spiegato - teniamo ben presenti gli interessi di grandi e piccoli Comuni e di quelle aree interne, rurali e alpine, che noi consideriamo da sempre una risorsa e non un problema".
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