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ROMA. Ue: Prodi, sempre più debole e divisa, reagire

ROMA. Ue: Prodi, sempre più debole e divisa, reagire

romano prodi

"L'Europa è senza dubbio il laboratorio che ha prodotto i più grandi e concreti progressi politici: in quest'ormai lungo dopoguerra ha costruito pace, prosperità e sviluppo", tuttavia il suo progetto si è interrotto: "Siamo sempre più deboli e divisi". Lo afferma Romano Prodi in un intervento sull'inserto che oggi La Stampa dedica all'anniversario dei Trattati di Roma. "Di fronte all'arretramento francese, alla recente uscita della Gran Bretagna, l'unica nazione alla quale tutti fanno oggi riferimento è la Germania. Forte per le sue virtù e per i suoi meriti, la Germania sta tuttavia esercitando la sua leadership senza quello sforzo di condivisione con gli altri Paesi membri che è necessario perché la leadership sia accettata in modo coesivo", spiega Prodi. "Credo che queste celebrazioni coincidano con un punto molto basso della storia dell'Europa", dice, convinto dell'"obbligo di reagire". "Gli avvenimenti recenti ci mostrano con ancora maggiore evidenza che l'Europa è l'unica nostra possibilità di sopravvivenza. L'Europa a due velocità, che da anni sostengo, corrisponde ad una prima necessaria reazione e ci offre la possibilità di rimettere in moto energie e volontà: ci saranno Paesi pronti a mettere in comune la difesa o uno spazio unico di sicurezza, le politiche energetiche o l'Europa sociale".
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