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18 Marzo 2017 - 14:14
polizia penitenziaria
Dopo quella di ieri sera ad Alessandria, ancora una rocambolesca evasione, questa volta dalla Casa Circondariale di Frosinone. Si tratta di uno di origini albanesi l'altro italiano. L'albanese, caduto nella fuga, è stato ripreso dalla Polizia penitenziaria che l'ha accompagnato in ospedale dov'è stato ricoverato sembra per le fratture riportate. L'italiano, di origini campane, è riuscito nell'intendo di dileguarsi ed è tuttora ricercato dalla Polizia penitenziaria e dalle altre Forze dell'Ordine. Angelo Urso, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria commenta: "Ci risiamo! Pochi giorni fa avevo lanciato l'ennesimo grido d'allarme valutando gli eventi critici verificatisi negli istituti penitenziari dell'anno 2016. Operazione analoga ha fatto ieri il Garante Nazionale dei detenuti. Nei giorni scorsi anche il Consiglio d'Europa ha evidenziato che sebbene la situazione del sovraffollamento delle carceri nostrane non sia più particolarmente allarmante come negli anni scorsi, si registra un pericoloso trend di crescita con il record di detenuti per reati connessi alle droghe. Tutto questo dovrebbe imporre urgenti ed efficaci interventi finalizzati a rivedere e se mai ripensare l'organizzazione intramuraria, implementare le strumentazione tecnologiche, rafforzare gli organici della Polizia penitenziaria. Continuando così è uno stillicidio sia per la certezza del diritto, che si realizza anche mediante la certezza della pena, sia per le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria che ogni giorno pagano il prezzo più alto dell'inefficienza delle istituzioni".
"Chiediamo al ministro della Giustizia - conclude Urso - di aprire un tavolo di confronto a 360 gradi su queste questioni già da mercoledì 22, in occasione dell'incontro programmato per la sottoscrizione dell'Accordo sul Contratto d'Amministrazione (che peraltro la Uil non sottoscriverà)".
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