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ROMA. Pd: Orlando a Chiamparino-Sala, "insieme si può evitare deriva"

ROMA. Pd: Orlando a Chiamparino-Sala, "insieme si può evitare deriva"

Andrea Orlando

"Caro Sergio Chiamparino, caro Giuseppe Sala, la vostra lettera aperta a Matteo Renzi propone spunti di riflessione che ritengo siano estendibili a tutto il Pd. Inutile dirvi che l'idea di partito e di leadership che avete tratteggiato, sia anche la mia. Anzi, è la ragione per cui mi sono candidato. Non è, come si è scritto in questi giorni, una questione di indole: è una questione politica". Lo scrive su Facebook il candidato alla segreteria del Pd Andrea Orlando.

"Spero che il nostro congresso - aggiunge - possa essere l'occasione per far discutere la nostra comunità politica della prospettiva e del progetto. Spero che il nostro dibattito possa costituire un contributo positivo per l'azione di Governo dei prossimi mesi. Io farò di tutto perché ciò avvenga, anche se sin dall'inizio ho segnalato i rischi di una deriva che il nostro dibattito avrebbe potuto assumere. Insieme possiamo evitare questa deriva. Come sottolineate voi, per affrontare questa nuova fase serve una leadership collettiva che sappia tenere insieme le migliori risorse della nostra comunità politica e le straordinarie energie che possono venire dal Paese". 

"Voi indicate alcune sfide e alcune emergenze", aggiunge il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

"Nel mio documento programmatico ho provato a dare delle prime risposte a quei temi. Penso ad un ripensamento complessivo della leva fiscale per rafforzare la crescita e l'inclusione sociale.

Penso alla necessità di reinventare uno Stato strategico, innovatore, flessibile e intelligente, per questa ragione non centralista, ma capace di far sviluppare al massimo le potenzialità delle autonomie. Voi nelle vostre esperienze di governo avete dimostrato che ciò è possibile, quindi non abbiamo da inventare per forza cose nuove, ma possiamo e dobbiamo attingere alle nostre migliori esperienze".

"La Legge Delrio, fallita la riforma costituzionale, necessita di una rivisitazione, per definire in modo più omogeneo le funzioni di area vasta in rapporto alle regioni e ai servizi che le nuove province e le città metropolitane sono chiamate a gestire. Penso, infine, ad alcuni obiettivi strategici per l'Italia che voi avete indicato. Non solo la sfida comune per la candidatura italiana a sede dell'Ema, ma la capacità complessiva del sistema Paese di pensarsi nella nuova Europa post Brexit", conclude.

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