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21 Febbraio 2017 - 17:31
"L'Italia è molto attenta agli sviluppi della crisi in Ucraina e alle prospettive di una possibile soluzione concordata, sostenendo la linea negoziale condotta nell'ambito del Formato Normandia (Ucraina, Russia, Francia, Germania) e del gruppo di contatto trilaterale dell'Osce (Ucraina, Russia, Osce). Tutti gli sforzi del nostro Governo per giungere ad una progressiva normalizzazione del dialogo con Mosca sono condotti dall'Italia insieme ai partner europei del G7 e della Nato. In tale contesto unanime è l'orientamento politico di non riconoscere la legittimità delle sedicenti Autorità di Donetsk e Lugansk, aree sotto il controllo di gruppi separatisti, riaffermando il sostegno alla sovranità dell'Ucraina, alla sua integrità territoriale e alla sua indipendenza". Lo scrive il sottosegretario agli Affari Esteri, Vincenzo Amendola, rispondendo a una interrogazione che gli era stata posta dal deputato piemontese del Pd Davide Mattiello e da altri parlamentari in merito alla vicenda della apertura a Torino di un sedicente centro di rappresentanza della auto proclamata repubblica popolare di Donetsk. "Quanto all'apertura a Torino dell'associazione 'Centro di rappresentanza in Italia della Repubblica Popolare di Donetsk'", il sottosegretario specifica che "non risulta che l'associazione, di natura privata, abbia alcun rapporto con le istituzioni. In ogni caso non potrebbe in alcuna misura godere di riconoscimento, nè tantomeno di status diplomatico nè quindi, avere alcun titolo di Rappresentanza".
"L'Italia sta con l'Ucraina integra e indipendente. Se ne facciano una ragione gli anti Europeisti, tifosi di Putin". A scriverlo è il deputato Pd Davide Mattiello che ha ricevuto risposta all'interrogazione presentata insieme ad altri deputati torinesi sulla vicenda della apertura a Torino di un sedicente centro di rappresentanza della auto proclamata repubblica popolare di Donetsk. "Sono grato al Governo - scrive Mattiello - per la tempestiva e chiara risposta alla interrogazione che avevo presentato insieme ad altri deputati torinesi sulla vicenda della apertura a Torino di un sedicente centro di rappresentanza della auto proclamata repubblica popolare di Donetsk, fatto che abbiamo ritenuto meritevole di censura dal momento che non si può legittimare in alcun modo l'azione di disgregazione violenta dell'Ucraina sostenuta dalla Russia. L'Europa è la casa di tutti i popoli che credono nell'incontro e nella cooperazione, abbiamo semmai il dovere di renderla migliore di come sia oggi, non possiamo certo permettere a chi soffia sul fuoco della discriminazione nazionalistica di spazzare via 70 anni di storia e 50 milioni di morti". Mattiello annuncia infine che oggi stesso recapiterà copia della risposta all'Ambasciatore ucraino a Roma, "che presto sarà gradito ospite a Torino".
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