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BOLOGNA. Marito e moglie uccisi: difensore figlio, 'é pentito'

"La situazione è molto pesante, delicata, drammatica", ha aggiunto l'avvocato Bacca. Prima di lei dal palazzo della Procura per i Minorenni di via del Pratello era uscito il suo assistito, accompagnato da due agenti della Penitenziaria, diretto verso l'attiguo centro di prima accoglienza. Rispetto al fatto che il giovane sia pentito di quello che è successo, il legale ha detto che anche durante la notte dell' omicidio c'erano stati momenti di ripensamento, "blocchi emotivi notevoli". Nel pomeriggio verrà interrogato
l'amico 17enne, che sarebbe stato l'autore materiale dell'omicidio. Domani è in programma l'udienza di convalida dei fermi.
"Non è più tempo per trascurare la nostra responsabilità educativa, non possiamo lasciare che i giovani crescano senza nessuna regola, senza nessun ideale, convivendo con i genitori esclusivamente sulla base di interessi e di problemi materiali. La famiglia e la chiesa, così gravemente colpite da quello che è accaduto, devono riprendersi. Non posso negare infatti che questi ragazzi, poco o tanto, hanno frequentato le nostre attività parrocchiali e partecipato, almeno sporadicamente, a qualche momento formativo. Evidentemente dobbiamo fare tutti molto di più e molto meglio. Non lasciamo da soli i giovani, perché possono diventare facile preda di una mentalità assolutamente disumana e anticristiana. Riprendiamo, o ricominciamo, il cammino educativo". Il vescovo di Ferrara-Comacchio, monsignor Luigi Negri, interviene tramite il proprio sito sul duplice omicidio di Pontelangorino. "Per la prima volta nella mia lunga vita - aggiunge - avverto un dolore e un disagio talmente profondi da farmi toccare con mano quanto solo la fede possa impedire la disperazione. Quello che è accaduto fra di noi, nello spazio della convivenza civile dei nostri paesi di provincia, è l'irruzione incredibile di una mentalità talmente diabolica da distruggere qualsiasi sentimento di umanità e di amore". Il parroco di Pontelangorino, don Marco Polmonari, sta organizzando una fiaccolata per sabato sera, dall'abitazione dei Vincelli alla chiesa. "Nell'eventualità che non possa essere presente - scrive Negri - vi invito a leggere e a meditare questo messaggio che estendo a tutta la mia amata Arcidiocesi, perché ciò che è accaduto riguarda tutta la Diocesi, ed è una ferita inferta al suo cuore. Per questo la invito a non perdere la coscienza della sua identità e della sua responsabilità educativa".
"Non è stato per un brutto voto": il difensore del 16enne fermato per l'omicidio dei genitori lo ha spiegato, al termine dell'interrogatorio davanti ai magistrati della Procura per i minorenni di Bologna. "Il motivo è molto più complesso" ha detto, facendo riferimento a "problemi adolescenziali non trattati con i dovuti modi, da parte di entrambi. Sia dai genitori, che da lui stesso e anche da parte della società".
Tra gli elementi che hanno portato gli inquirenti alla convinzione che i responsabili dell'omicidio di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni potessero essere il figlio 16enne e l'amico di un anno più grande, ci sarebbe stato anche il comportamento dei due, captato da un'intercettazione ambientale nella saletta della caserma dei Carabinieri dove sono stati fatti attendere, per essere sentiti come testimoni nella notte tra martedì e mercoledì. Non è chiaro cosa si siano detti i due complici, che in seguito sono crollati e hanno confessato l'omicidio, ma dall'intercettazione sono emersi atteggiamenti sospetti.
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