Continua a crescere senza sosta soprattutto grazie agli smartphone ma l'offerta è decisamente inadeguata alla domanda. A tracciare l'identikit del mercato digitale italiano al TTG Incontri di Rimini è l'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano. Al termine del 2016 il valore degli acquisti per turismo e viaggi in Italia, che comprende quelli effettuati da italiani lungo la penisola o all'estero e da stranieri in Italia, supererà i 52 miliardi di euro, con un 3% in più rispetto al 2015. La crescita è generata in parte dalla componente tradizionale (che registra un incremento dell'1%, come nel 2015) e in modo più rilevante da quella più innovativa che passa attraverso i canali digitali (+8%): questa seconda parte raggiungerà così un valore complessivo di 10,3 miliardi. "Da una parte - dice Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano - i consumatori finali di servizi turistici digitali in Italia (italiani ed esteri) sono molto vivaci, dinamici, attenti e cambiano velocemente per adattarsi alle nuove opportunità offerte dal digitale. Dall'altra parte, però, l'offerta, nonostante abbia introdotto miglioramenti rilevanti negli ultimi anni, fatica a tenere il passo della domanda, a meno di alcune realtà solitamente native digitali e non italiane (in particolare le grandi Internet Company del settore turismo)". Concorda Filippo Renga, direttore dell'Osservatorio: "Molto è ancora da fare: oltre il 50% delle attività ricettive e della ristorazione del nostro Paese non sono presenti sui portali Internet che raccolgono le recensioni degli utenti, non invitano i clienti a pubblicare i loro giudizi e spesso non rispondono a recensioni negative che rischiano di influenzare pesantemente chi sta pianificando la propria vacanza". In linea con lo scorso anno il mondo dei trasporti raccoglie il 72% del mercato (in crescita del 9% a valore), seguito dalle strutture ricettive con il 16% (+6%) e dai pacchetti viaggio con il 12% (+10%) per un valore complessivo che cresce dai 9,5 miliardi del 2015 ai 10,3 miliardi (+8%). Se all'interno del settore trasporti non cambia la suddivisione tra i diversi mezzi (80% aereo, 17% treno, residuale il resto), all'interno del mercato delle strutture ricettive diminuisce il peso del comparto alberghiero rispetto a quello extra-alberghiero, dal 70% del 2015 al 63% di quest'anno. Questo cambiamento è in parte dovuto anche alla sempre maggiore diffusione e all'utilizzo crescente delle piattaforme di sharing economy nel mondo dell'accomodation: costituiscono già circa un sesto del mercato digitale delle strutture ricettive.
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