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06 Ottobre 2016 - 17:33
CArabinieri (foto d'archivio)
Il cattivo funzionamento di depuratori comunali e di impianti di trattamento delle acque reflue industriali, degli stabilimenti balneari, dei villaggi turistici e dei cantieri navali e in qualche caso l'avvelenamento delle acque a causa dello sversamento nei canali che portano a mare di fitofarmaci usati in agricoltura, lungo la costiera Amalfitana, sono stati scoperti dai carabinieri per la Tutela dell'Ambiente durante la campagna di controlli estiva, in esecuzione alle direttive del ministro Gian Luca Galletti: 188 le persone segnalate in ambito penale, 77 le sanzioni comminate e 26 i sequestri compiuti per oltre 26 milioni e 600 mila euro.
I controlli hanno riguardato anche i produttori di sacchetti di plastica: sono state sequestrate oltre 89 tonnellate di shoppers da asporto monouso difformi dalla norma - soprattutto nel nord Italia - per un valore complessivo di 524 mila euro, ed elevate oltre 38 sanzioni amministrative per 183 mila euro.
In totale, durante la campagna estiva, i carabinieri per la Tutela dell'Ambiente hanno compiuto 713 controlli in tutta Italia, segnalato 202 persone, riscontrato 80 sanzioni penali e 59 amministrative, eseguito 42 sequestri per un valore oltre 27 milioni di euro. I dati sono stati presentati oggi a Roma dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e dal Comandante dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, Generale di Brigata Sergio Pascali.
"Vorrei che questi dati migliorassero" ha detto Galletti auspicando un "cambiamento di cultura della gente e degli imprenditori" e osservando, in particolare, che i sequestri delle buste di plastica compiuti soprattutto al nord "sfatano la convinzione che i reati ambientali si commettono soprattutto al Sud". Questi controlli, ha aggiunto, sono "un avviso ai naviganti" sull'attività di prevenzione, controllo e repressione disposta dal ministero.
Nella campagna sui sacchetti biodegradabili, ha spiegato il Comandante dei carabinieri per la tutela dell'Ambiente, generale Sergio Pascali, sono state compiute 150 ispezioni presso i produttori e rivenditori all'ingrosso per verificare il rispetto della normativa italiana che, dall'agosto 2014, vieta e sanziona la commercializzazione di buste non ecocompatibili. La non conformità è stata riscontrata in 33 società, soprattutto del nord Italia: sono state sequestrate in totale oltre 89 tonnellate (82 solo nel settentrione) di shoppers per un valore di 524 mila euro; comminate 38 sanzioni amministrative per 183 mila euro.
La campagna per la tutela delle acque, ha proseguito Pascali, ha visto 563 controlli, con 105 casi di non conformità, 188 persone segnalate in ambito penale e 77 sanzioni. Sono stati 26 i sequestri per oltre 26 milioni e 600 mila euro. Le 21 sanzioni amministrative a 14 soggetti sono state invece di un valore complessivo di oltre 174 mila euro.
Per quanto riguarda la gestione dei depuratori comunali, la maggior parte delle irregolarità sono state riscontrate nelle regioni del sud e centro Italia relative all'attivazione di scarichi di acque reflue urbane in assenza della prescritta autorizzazione, il superamento dei valori limite di emissione previsti per legge, l'inadempimento dei contratti di pubbliche forniture da parte delle società di gestione per l'inosservanza degli standard minimi di qualità del refluo depurato ed, in alcuni limitati casi, il reato più grave di avvelenamento delle acque. Risultati di particolare rilievo sono stati conseguiti dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno i quali hanno sequestrato l'impianto di depurazione e della stazione di sollevamento dei reflui urbani del Comune di Amalfi e due impianti di trattamento reflui urbani del Comune di Praiano. Deferiti in stato di libertà i sindaci, i dirigenti ed i funzionari di quei Comuni responsabili della gestione degli impianti e i legali rappresentanti e responsabili tecnici della società gestore dei depuratori. Stesse inadempienze sono state riscontrate di altri Comuni della Costiera Amalfitana quali Maiori, Ravello, Cetara, Atrani, Positano.
Per i cantieri navali, sono state evidenziate violazioni in 12 di essi - dalle emissioni in atmosfera e scarichi di acque reflue in assenza di autorizzazione alla tenuta incompleta del registro di carico e scarico dei rifiuti - in Campania, Lazio, Toscana, Sardegna, Marche e Trentino Alto Adige (per il lago di Garda).
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