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08 Settembre 2016 - 11:07
lorenzin
Dopo 15 anni, arrivano i nuovi ed attesissimi Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le cure e le prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale ai cittadini gratuitamente o pagando un ticket. Il via libera definitivo è stato dato oggi dalla Conferenza Stato-Regioni ed i cittadini, ha assicurato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, potranno usufruire delle nuove prestazioni - che vanno dai trattamenti per la fecondazione assistita ai nuovi vaccini, alle cure per oltre 110 malattie rare - ''entro l'anno'' su tutto il territorio nazionale.
I nuovi Lea saranno infatti 'operativi', ha spiegato il ministro al termine della Conferenza Stato-Regioni, dopo il previsto passaggio in Parlamento e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Soddisfatto il ministro, che ricorda come l'aggiornamento dei Lea rappresentasse un tassello fondamentale del Patto per la Salute: ''Questa - ha commentato - è una buona giornata per milioni di italiani, che potranno avere accesso a nuove terapie e cure. Ed è anche l'inizio di una nuova fase: i Lea, il Piano vaccini e la lista delle protesi verranno infatti aggiornati ogni anno da una commissione ad hoc sulla base degli avanzamenti scientifici''. Un traguardo importante anche per il presidente della Conferenza della Regioni Stefano Bonaccini, secondo il quale ''con il varo dei nuovi Lea abbiamo alzato l'asticella della tutela della salute in Italia''. Ora però, ha stigmatizzato il coordinatore della Commissione Sanità della Conferenza delle Regioni Antonio Saitta, ''occorrerà lavorare affinché i servizi sanitari regionali possano organizzarsi. Il percorso è tracciato, ma occorre garantire che l'erogazione dei nuovi Lea avvenga in modo uniforme su tutto il territorio''. Una richiesta, quest'ultima, che arriva anche dalla presidente della Federazione nazionale degli ordini dei Medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Roberta Chersevani.
Varati i nuovi Lea, il nodo è ora quello di garantirne la sostenibilità, e quindi l'applicazione, anche per i prossimi anni. Una rassicurazione in tal senso giunge però dalla stessa Lorenzin: ''La cifra di circa 800 milioni di euro vincolata nel 2016 per l'attuazione dei Lea - ha affermato - è confermata anche per gli anni a venire: si tratta infatti di una misura strutturale e non di una misura una tantum''. Inoltre, ha precisato, ''ci sarà un meccanismo di aggiornamento e le regioni potranno aumentare le risorse; ovviamente si risparmierà da altre parti per reinvestire nel Servizio sanitario, come sta accadendo già con le centrali uniche di acquisto''.
Ma la questione della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale è ovviamente legata all'entità dei fondi, attualmente in discussione. A questo proposito, ha confermato Lorenzin, la cifra di due miliardi di euro in più per il Fondo sanitario nazionale, che passerebbe così da 111 a 113 mld per il prossimo anno, ''è prevista nel Def. Poi - ha commentato - è ovvio che nelle fasi di bilancio ognuno difende il proprio capitolo''.
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