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22 Luglio 2016 - 12:29
Raffaele Guariniello
"Dopo la sentenza della Cassazione nel primo processo Eternit che aveva dichiarato prescritto il reato di disastro, e anche dopo l'ordinanza del gup che aveva rinviato le carte alla Consulta, la sentenza della Corte Costituzionale è straordinaria, perché riaccende le speranze nella possibilità di fare giustizia in questa materia". Lo afferma Raffaele Guariniello, pm torinese ora in pensione, in un'intervista alla Stampa in cui commenta il processo Eternit bis riaperto dalla Consulta.
La sentenza riaccende le speranze "in Italia ma anche nel resto del mondo. Questo è un processo - evidenzia Guariniello - a cui tutto il mondo ha guardato, siamo l'unico Paese, dei tanti in cui Eternit aveva gli stabilimenti, in cui si è riusciti a portare avanti le accuse in aula. E la magistratura italiana è considerata come un faro".
La decisione della Consulta "è importante anche al di là del caso specifico di Eternit", perché "la Corte fa una discorso puramente tecnico, naturalmente, che però ha il merito di farci di nuovo sperare, di farci capire che avere giustizia non è un sogno. E questo è un messaggio che incoraggia tante persone, non solo quelle coinvolte nel caso Eternit", conclude Guariniello.
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