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SAINT MERTIN LA PORTE. Tav: talpa Federica in azione, svolta epocale To-Lione

SAINT MERTIN LA PORTE. Tav: talpa Federica in azione, svolta epocale To-Lione

La talpa a Chiomonte

Per la prima volta due frese scavano contemporaneamente l'una verso l'altra, in Francia e in Italia. Una "svolta epocale" per la Torino-Lione Lo conferma la presenza del primo ministro francese Manuel Valls, al cantiere di Saint Martin La Porte, in Savoia, a una settimana esatta dall'attentato di Nizza. "La Francia vive e non rinuncia a essere un costruttore. Non abbandoneremo la vigilanza e la nostra determinazione a lottare contro il terrorismo", dice il premier d'Oltralpe che accende i riflettori sulla fresa 'Federica', battezzata con il nome della figlia di un dipendente. E annuncia l'intenzione di reperire i fondi francesi ancora mancati per l'opera, 1,1 miliardi di euro, aumentando per i prossimi 65 anni il pedaggio per i tir ai valichi tra Italia e Francia.

Le note dell'Inno alla Gioia, eseguito dalla violinista Marie Edith Renaud dell'Orchestra Pays de Savoie, risuonano nella camera di montaggio alta come un palazzo di otto piani e lunga come un campo da calcio. Le dimensioni della fresa sono impressionanti: 135 metri di lunghezza, 2.400 tonnellate e una potenza pari a otto motori di Formula 1. "Questo tunnel ci parla dell'Europa ed usufruisce del suo sostegno, è un'opera che ha un costo importante ma è soprattutto un investimento di cui la Ue ha bisogno. Ed è il simbolo del legame tra Italia e Francia", spiega Valls.

"Sarà un progetto di lunga durata, 12 anni, e sono fiero di essere stato anch'io tra i protagonisti di alcune decisioni anche se il progetto aveva già molti avvocati", ha proseguito Valls, che ha ringraziato il premier italiano, Matteo Renzi: "ha permesso di giungere all'accordo storico di ratifica del progetto internazionale, primo test binazionale per la lotta alle frodi pubbliche".

Il tunnel esplorativo ha il compito di testare la geologia della montagna in un'area particolarmente delicata delle Alpi, con una roccia che tende a richiudersi. La galleria - nel cantiere hanno già trovato occupazione 443 lavoratori, il doppio di un anno fa - sarà un test importante per mettere a punto lo scavo del tunnel di base di 57,5 km, a partire dal 2018. Il cantiere di Saint Martin La Porte, del costo di 391 milioni di euro, è finanziato per il 50% dall'Unione Europea, per il 25% dalla Francia e per il restante 25% dall'Italia. Si aggiunge ad altri 9 km di discenderie, gallerie di servizio e di accesso al tunnel già realizzati in territorio francese. La sezione transfrontaliera ha un costo di 8,6 miliardi di euro.

"Ora la Torino-Lione è un'opera in corso e non più un progetto. Complessivamente dovremo realizzare 160 km di galleria, oggi siamo al 10% del totale già scavato e al 20% del totale già contrattualizzato", sottolinea Mario Virano, direttore generale di Telt, società italo-francese incaricata di realizzare e poi gestire l'opera. "E' una pietra miliare per la costruzione dell'Europa", afferma Du Mesnil, che di Telt è il presidente.

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