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ROMA. Fassino,'"Raggi? Sia parte di organismi dirigenti Anci"

ROMA. Fassino,'"Raggi? Sia parte di organismi dirigenti Anci"

Piero Fassino

"Virginia Raggi nel Consiglio di presidenza dell'Anci? Il sindaco Raggi ha ribadito in Consiglio Nazionale di voler essere attiva partecipe della vita dell'Anci e io ribadisco il mio apprezzamento a questa sua dichiarazione.

È evidente che il sindaco di Roma, come è sempre stato, sia parte degli organismi dirigenti dell'Anci". A dirlo è il numero uno dell'Associazione nazionale comuni italiani, Piero Fassino, rispondendo a chi gli chiede del possibile ingresso del nuovo sindaco di Roma Virginia Raggi, al Consiglio di presidenza dell'Anci.

Parlando a margine della firma di un accordo con l'Istituto per il credito sportivo, l'ex sindaco di Torino ha comunque rilevato che "il sindaco Raggi ha già partecipato alla riunione dell'ufficio di presidenza come invitata alcuni giorni fa". 

"Siccome i Comuni sono i primi ad essere interessati a una spesa efficiente non ho alcuna esitazione a dichiarare che proporremo al presidente Sangalli l'attivazione immediata di un confronto tra l'Anci e Confcommercio per verificare dove effettivamente siano possibili risparmi di spesa". Lo dice il presidente dell'Anci, Piero Fassino, precisando la posizione dei Comuni italiani in merito alle dichiarazioni del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che nel corso del convegno intitolato 'Meno tasse, meno spesa: binomio della ripresa', svoltosi oggi a Roma, ha riferito su come sarebbe possibile ridurre la spesa pubblica locale.

"Tenuto conto, tuttavia - tende a precisare Fassino, a margine della firma di un accordo con l'Istituto per il credito sportivo -, che negli ultimi 7 anni i Comuni italiani hanno visto ridotte le loro risorse per 18 miliardi di euro a causa della spending review messa in atto dai diversi Governi. E tenuto conto che l'incremento di fiscalità locale, o tariffe locali, è stata nettamente inferiore al taglio di risorse subito. Questo per il fatto che le amministrazioni comunali sono particolarmente attente, sia alle spese che alla necessità di non gravare, con prelievi fiscali aggiuntivi, su famiglie e i loro redditi".

"Accolgo ben volentieri l'appello del presidente di Confcommercio - conclude dunque Fassino -, cercando di individuare dove e come possibile incidere al miglioramento della spesa. Se nella spesa rientra anche l'immigrazione? Naturalmente, quando si parla di spesa bisogna considerare anche l'onere che gli enti locali hanno sostenuto per spese di accoglienza, solo in parte coperto da spese dello Stato".

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