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BOLOGNA. Salone libro: Bonaccini, "Pm faccia prima possibile chiarezza"

"Non giudico una vicenda che non conosco. La magistratura faccia il prima possibile chiarezza. Noi lo diciamo sempre che non guardiamo in faccia a nessuno, l'importante è garantire il massimo della trasparenza, dell'onestà e della sobrietà; è quello che ci muove". Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commentando l'inchiesta della procura di Torino sul Salone del Libro che ha portato all'arresto del direttore generale di BolognaFiere, Antonio Bruzzone, ora ai domiciliari. "Nelle prossime ore avremo più dettagli - ha aggiunto Bonaccini - L'importante è che venga chiarito cosa può essere accaduto". La vicenda, secondo il presidente, non dovrebbe avere ripercussioni sulla vertenza sindacale di questi giorni in merito ai possibili licenziamenti di 123 lavoratori: "Un conto sono le vicende personali o giudiziarie, e mi auguro che possa dimostrare la sua estraneità - ha detto - un altro conto sono i lavoratori in ballo, il sistema fieristico e le ricadute sul territorio".
"Seguiamo con fiducia e rispetto il lavoro della magistratura e auspichiamo che si faccia chiarezza in tempi rapidi nell'interesse della Fiera di Bologna". Così il Comune, la Città metropolitana e la Camera di commercio di Bologna, con la Regione Emilia-Romagna, tutti soci pubblici di BolognaFiere, commentano i provvedimenti dell'inchiesta della Procura di Torino sul Salone del Libro, che ha disposto gli arresti domiciliari per il direttore generale di BolognaFiere Spa, Antonio Bruzzone, insieme ad altre tre misure cautelari.
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