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06 Aprile 2016 - 14:39
Teatro
Eros Pagni nel ''China Doll - Sotto scacco'' di David Mamet, a Roma, e Maria Paiato come la rivoluzionaria Auxilio Lacouture in ''Amuleto'' da Roberto Bolano, a Milano; il ''Galois'' di Paolo Giordano con Fabrizio Falco, a Torino, e la ''Medea'' Valentina Banci di Paolo Magelli, a Prato; l'incestuoso ''Fool for love'' di Sam Sheppard, a Parma, e Sebastiano Lo Monaco ne ''Il mio nome è Nessuno, l'Ulisse'' di Valerio Massimo Manfredi, a Venezia: sono alcuni degli spettacoli teatrali in scena nel prossimo week end
ROMA - Eros Pagni come Al Pacino. Si apre così il progetto ''Io, Mamet e tu'', promosso da Luca Barbareschi e che in due stagioni porterà all'Eliseo cinque testi del premio Pulitzer David Mamet. Prima tappa, il nuovissimo ''China Doll - Sotto scacco'' scritto per Al Pacino, che debutta in Italia con la regia di Alessandro D'Alatri. In scena, il tema della spietatezza del potere, con un arrogante manager, Mickey Ross, che sta per uscire dal suo ufficio. Recentemente ha acquistato un aeroplano, regalo di matrimonio per la giovane fidanzata.
Vuole lasciare tutto per godersi finalmente la vita e per questo ha istruito il suo giovane assistente Carson. Ma proprio quando è sull'uscio, decide di prendere un'ultima telefonata. Con Roberto Caccioppoli. Fino al 24 aprile.
MILANO - Maria Paiato è Auxilio Lacouture, donna resistente della rivoluzione argentina, ''madre della poesia messicana'' ed io narrante dell'opera di Roberto Bolano ''Amuleto'' (ed.
Adelphi), al Franco Parenti per la regia di Riccardo Massai.
Unica scampata all'irruzione dei reparti antisommossa nella facoltà di Lettere e Filosofia di Città del Messico, il 18 settembre 1968, Auxilio rimase nascosta nel bagno del quarto piano per 12 giorni, rapita dalla lettura di un libro di poesie.
Nel testo di Bolano, tra i massimi scrittori latinoamericani del secondo '900, la ritroviamo in scena a dialogare con poeti, artisti e intellettuali ma anche madri in attesa di un ritorno, donne in cerca dell'amore ancor prima che di un ideale. Fino al 10 aprile.
TORINO - Uno dei più grandi matematici di tutti i tempi o appassionato poeta dall'animo temerario? Paolo Giordano, fisico prestato alla letteratura sin dal bestseller ''La solitudine dei numeri primi'' (Premio Strega e Campiello nel 2008) firma ''Galois'', ritratto dell'inventore dell'omonima teoria oggi alla base dell'algebra astratta, in prima nazionale al Gobetti diretto e interpretato da Fabrizio Falco. Fervente repubblicano, Évariste Galois (Bourg-la-Reine 1811 - Parigi 1832) divenne celebre anche per un suo brindisi al Re con in mano un coltello, che lo portò fino in prigione. Pochi mesi dopo morì in un duello, combattuto per salvare l'onore di una donna. Con Francesco Marino. Fino al 17 aprile.
PRATO - Dopo il debutto quest'estate al Teatro Greco di Siracusa e poi al Colosseo a Roma, arriva anche al Fabbricone la ''Medea'' con il volto di Valentina Banci che Paolo Magelli dirige dal dramma di Seneca. Una scenografia essenziale, fatta di sale marino, rami secchi e una tenda-padiglione, con Filippo Dini nei panni di Giasone, Daniele Griggio in quelli di Creonte e la Nutrice Clara Galante. Fino al 10 aprile.
PARMA - Torbido, passionale e doloroso, tanto bruciante da sfidare il tabù dell'incesto. Debutta questa sera al Teatro Due l'amore di ''Fool for love'', testo dell'americano Sam Sheppard sulla passione disperata tra due fratelli, ignari di esserlo.
Diretti da Fulvio Pepe, protagonisti sono Linda Caridi e Raffaele Esposito nei panni di May ed Eddie. Il padre di entrambi ha traumatizzato le loro infanzie abbandonandoli in continuazione per passare da una donna all'altra. E la dinamica si ripete, con lui che abbandona lei e poi ritorna. Con anche Ivan Zerbinati e Roberto Abbati. Dal 6 al 10 aprile.
VENEZIA - Un uomo, reduce da una guerra senza fine approda nella sua terra. Disorientato, senza più punti di riferimento, con la testa piena di immagini di sangue e orrore, ha bisogno di raccontare ciò che ha vissuto per trovare il senso di una scelta che non è stata sua e che da uomo di pace l'ha trasformato in uomo d'armi. Sebastiano Lo Monaco è da questa sera al Goldoni con ''Il mio nome è Nessuno, l'Ulisse'', che Valerio Massimo Manfredi ha riscritto dall'Odissea. Con lui Maria Rosaria Carli, Turi Moricca, Carlo Calderone e l'orchestra Sax in Progress dal Conservatorio Perosi di Campobasso. Regia di Alessio Pizzech.
Dal 6 al 10 aprile.
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