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ROMA. Trivelle: Comitato SI, non si perdono posti di lavoro

ROMA. Trivelle: Comitato SI, non si perdono posti di lavoro

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Il Comitato del Referendum 17 aprile Vota SI per fermare le Trivelle accoglie "volentieri l'invito del ministro Galletti" a discutere di trivellazioni su un piano scientifico e di opportunità rispetto al dato occupazionale e ricorda che "si intende abrogare una norma che è stata introdotta dal governo il 1 gennaio di quest'anno con l'ultima Legge di Stabilità. Fino al 31 dicembre 2015 le concessioni avevano durata massima di 30 anni" per cui risulta "incomprensibile come una vittoria del SI possa causare la perdita anche di un solo posto di lavoro".

Il ministro, prosegue il Comitato, "ha citato la Norvegia tra i Paesi che in Europa sono più favorevoli alle fonti fossili. Il dato è facilmente smentibile, perchè oggi sta modificando il modello energetico, incentivando forme di economia 'green'" disinvestendo dai combustibili fossili e intervenendo sul proprio fondo pensione, dotato di circa 10 miliardi di euro da investire in modo "più etico e sostenibile" e per "ridurre l'inquinamento".

Il Comitato ricorda a Galletti l'impegno preso alla Conferenza del Clima di Parigi sulla 'ferma determinazione collettiva" per "avviare un processo serio di decarbonizzazione delle nostre economie". Quindi il Comitato chiede al ministro "come il Governo italiano intenda rispettare l'impegno preso di contenere l'aumento del clima di soli 2 gradi centigradi con l'incremento delle trivellazioni e di una strategia basata sulle fonti fossili".

Il Comitato precisa inoltre che la norma attualmente in vigore consente di costruire nuove piattaforme, in quanto il divieto riguarda solo il rilascio di nuovi permessi e concessioni per cercare ed estrarre idrocarburi entro le dodici miglia marine. A Galletti che nega ci siano "dati scientifici che provano che le trivelle fanno male alla costa", il Comitato rimanda al rapporto di Greenpeace Italia in cui "per la prima volta, vengono resi pubblici i dati ministeriali relativi all'inquinamento generato da oltre trenta trivelle operanti nei nostri mari. Le concentrazioni di queste sostanze inquinanti, conclude il Comitato, "sono in oltre il 70% dei casi oltre i limiti di legge".

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