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POTENZA. Trivelle: Lacorazza, "quali sono i timori per il referendum?"

POTENZA. Trivelle: Lacorazza, "quali sono i timori per il referendum?"

Piero Lacorazza

"C'è un parziale e a volte totale silenzio dei media nazionali sul tema referendum 17 aprile.

Quasi come se tutto dovesse avvenire con il silenziatore. Quali sono i timori?". Lo chiede Piero Lacorazza (Pd), presidente del Consiglio regionale della Basilicata, capofila delle Regioni referendarie.

Lacorazza ricorda che "si è deciso di non fare l'election day, come invece avvenne nel giugno del 2009, poi si è scelta la prima domenica utile tra il 15 aprile e il 15 giungo. Si poteva decidere invece di tenere il referendum in una domenica di fine maggio, per dare più tempo a tutti. Perché non si è fatto? Semplici domande, che vengono spontanee perché nella storia dei referendum la data del 17 aprile è un'eccezione. Si vota in una sola giornata. C'è il silenziatore o quasi in ore e ore di talk, nei programmi individuati da Agcom, nei tg. Chiediamo di evitare violazioni della legge sul par condicio. Ci rivolgiamo - prosegue - all'Agcom e alla Commissione di vigilanza Rai, alle quali pur riconoscendo il buon lavoro fatto, chiediamo di monitorare e controllare poiché vengano pienamente rispettate disposizioni e regolamento. La grande attenzione che si registra in questi giorni con la spinta dei social network e di un'organizzazione sempre più capillare ci dice che il quorum è possibile ma dipende anche dall'informazione, che al momento è scarsa se non assente. Siamo a quattro settimane dal voto, rendere i cittadini informati e consapevoli - conclude il presidente del Consiglio regionale lucano - dovrebbe essere l'interesse primario di tutti".

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