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17 Marzo 2016 - 10:30
Taxi
I tassisti non scenderanno in piazza, come minacciato: dopo gli impegni assunti dal Governo i sindacati delle auto bianche hanno infatti deciso di sospendere lo sciopero del 18 marzo. Ma quel giorno rischia comunque di essere un venerdì nero per i cittadini. Lo sciopero generale dei servizi pubblici indetto da Cub, Si-Cobas, Usi-Ait e Sbm potrebbe infatti creare disagi dalle scuole alla sanità, dal pubblico impiego ai trasporti.
Ma è nel trasporto pubblico che si temono le difficoltà maggiori. Lo sciopero del tpl è articolato nell'arco delle 24 ore in tutte le città, ad eccezione di Roma. Nella capitale, infatti, lo sciopero è stato limitato dalle 8.30 alle 12.30 per evitare il rischio di gravi ripercussioni sul sistema di mobilità, considerato che c'era anche la protesta dei taxi. I conducenti delle auto bianche però oggi hanno deciso di sospendere temporaneamente lo stop: lo sciopero era stato proclamato per protestare contro la deregolamentazione del settore, con nel mirino Uber e le auto a noleggio con conducente. Sospesa anche la manifestazione nazionale a Roma che avrebbe rischiato di paralizzare la capitale con più di 10 mila autisti in arrivo da tutte le città italiane. La decisione di sospendere lo sciopero dei taxi è arrivata dopo che il Ministero dei Trasporti e il Ministero dello sviluppo economico si sono impegnati a proporre al Senato, nel corso del dibattito sul ddl Concorrenza, di disciplinare il settore mediante lo strumento della legge delega e di aprire un tavolo tecnico con tutti i soggetti interessati.
A fermarsi non saranno solo bus e metro, ma anche treni e aerei. Lo sciopero del personale ferroviario indetto da Cub Trasporti e Sgb scatterà dalle 21 di domani fino alle 21 di venerdì: le Frecce dell'Alta Velocità circoleranno regolarmente, in ambito regionale Trenitalia sarà impegnata ad offrire "un adeguato livello di servizio anche al di fuori della fascia oraria di maggiore frequentazione", mentre potrebbero essere cancellati o limitati alcuni treni Intercity e alcuni convogli regionali che non rientrano tra quelli "garantiti". Nei cieli, poi, si fermeranno dalle 10 alle 14 i dipendenti di British Airways che operano negli scali aeroportuali italiani per lo sciopero indetto unitariamente da Filt, Fit, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo. Nella stessa fascia oraria incroceranno le braccia anche i lavoratori di Mistral Air.
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