AGGIORNAMENTI
Cerca
15 Marzo 2016 - 18:50
Oggi il cancro fa meno paura perché, con le 'armi' attuali, in moltissimi casi si può sconfiggere: a testimoniarlo sono gli oltre due milioni di italiani che da questa patologia, solo fino a pochi anni fa definita 'male inguaribile', sono invece guariti. Per loro hanno funzionato cure tradizionali e all'avanguardia, ma un ruolo positivo, in tante di queste storie, ha avuto anche il racconto del proprio vissuto, diventato una vera e propria 'terapia'.
E' la cosiddetta medicina narrativa, ''efficace secondo vari studi scientifici ma che nelle facoltà italiane non viene ancora presa in considerazione'', sottolinea il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi. E proprio alla medicina narrativa è dedicata 'Si può vincere', una nuova rubrica del canale Salute&Benessere di ansa.it, realizzata in collaborazione con l'Associazione italiana di oncologia medica (AIOM) e presentata oggi al ministero della Salute. Raccontare la storia della propria malattia, sottolinea il presidente AIOM Carmine Pinto, ''è importante perché coniuga due aspetti: il paziente racconta come ha superato la malattia, ma allo stesso tempo fa conoscere quanta vita c'è dietro una storia. D'altronde - rileva - la comunicazione oggi è un aspetto rilevante anche nella malattia, e non abbiamo paziente che non vada su internet o non legga storie di altri che hanno vissuto la stessa esperienza. Perché, attraverso la narrazione di chi ce l'ha fatta, si può passare dalla probabilità astratta alla possibilità concreta di guarire". Infatti, secondo un sondaggio AIOM, l'81% dei malati ritiene che la scrittura sia una forma di terapia e per il 78% il dialogo con il medico è efficace. Una testimonianza è venuta anche dall'attrice Monica Guerritore, oggi guarita da un tumore al seno: "Ho deciso una volta guarita di raccontarlo, perché in un momento come quello comunicare la tenacia dell'essere umano è stata la prima cosa che mi è venuta in mente - ha detto -. Ad aiutarmi sono state la mia forza e la forza degli scienziati che mi hanno portato fin qui".
Raccontare, dunque, aiuta a superare la malattia. Ma prima di ciò, resta il problema di riuscire a reperire informazioni valide su terapie e nuovi farmaci, dal momento che ''viviamo in un momento di memorabili scontri tra informazione e disinformazione nel settore della salute'', ha ricordato il sottosegretario Vito De Filippo. E se gli italiani sono sempre più attivi nella ricerca in rete di informazioni sulla salute, sono ''poche le fonti autorevoli e certificate in grado di rassicurare'', avverte l'Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano. In questo contesto, 'Si può vincere' è una ''rubrica di servizio - sottolinea il direttore dell'ANSA, Luigi Contu - e al servizio di quanti con la loro storia possono essere di aiuto ad altri, venendo incontro al bisogno dei lettori di trovare notizie rigorose, accurate nonché di sostegno".
I numeri del cancro, però, continuano a crescere e nel 2015 in Italia sono state stimate 363.300 nuove diagnosi. Nonostante i passi avanti, il 64% dei malati ritiene di essere ancora discriminato e che vi sia uno stigma a livello sociale e lavorativo. Ma il messaggio lanciato oggi è che dal tunnel della malattia si può uscire comunque a testa alta. Un'ulteriore prova è il libro di Giacomo Perini, 'Non siamo immuni': una storia di malattia, a soli 18 anni, presentata oggi, testimonianza di forza nel vincere questa battaglia.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.