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15 Marzo 2016 - 15:35
trivelle
Il presidente del consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza (Pd), in una dichiarazione, ha definito "inaccettabile" la pubblicatà con lo slogan "Trivella tua sorella", che è stata "pubblicata e poi subito rimossa dopo le proteste suscitate fra gli stessi promotori del referendum" contro le trivelle in mare, in programma il 17 aprile.
"Usare un linguaggio sessista - ha aggiunto Lacorazza - è sempre sbagliato, ma lo è ancora di più se viene associato ad una causa giusta, limpida e lineare come quella del referendum sulle trivelle in mare. Il fatto che la politica italiana, a pochi giorni dall'8 marzo, torni ad interrogarsi sui diritti delle donne offrendo esempi discutibili come quelli di Roma e Milano, significa (ma questo le donne lo sanno molto bene) che il sessismo e la discriminazione sono sempre dietro l'angolo e vanno combattuti sempre. A maggior ragione è importante preservare il referendum da ogni possibile caduta di stile. Ci sono già da contrastare i potenti avversari del referendum, quelli che puntano sul disimpegno e sulla disinformazione. Non sarebbe giusto offuscare il vero tema per il quale siamo chiamati al voto il 17 aprile, che riguarda la tutela del mare e dell'ambiente e la possibilità degli enti locali e dei territori di concorre alle scelte che li riguardano. Democrazia e territorio, ambiente e salute. Niente a che fare con i linguaggi discriminatori e sessisti", ha concluso Lacorazza.
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