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04 Marzo 2016 - 10:30
La grande crisi del mattone sembra finalmente finita: per il secondo anno di fila, infatti, crescono le compravendite di abitazioni che, con un incremento del 6,5%, raggiungono le 445 mila unità. Siamo ancora distanti anni luce dal record di 869 mila registrato nel 2006 ma, dopo anni di costante calo, dal 2013 si vede un'inversione di tendenza e una crescita cumulata del 10,3%. Dai dati presentati dall'Agenzia delle Entrate emerge anche il cambiamento di un altro indicatore fondamentale: i prezzi hanno smesso di scendere dopo oltre tre anni, registrando addirittura un lieve incremento dello 0,2% nella seconda parte dell'anno.
Sono proprio i prezzi bassi, uniti ai tassi ai minimi e alla nuova disponibilità di mutui, a spingere la voglia di comprare.
Nel 2015 i mutui concessi sono aumentati del 19,5% arrivando a 193 mila per un capitale erogato di 23 miliardi di euro, anch'esso in crescita del 19,4%. Le condizioni del 2015 sono infatti decisamente più vantaggiose rispetto a quelle del 2014: l'interesse medio è sceso dal 3,4% del 2,75% comprimendo la rata mensile media da 631 a 592 euro, -6,5%. Il risultato di questi fattori è che ormai il 45,5% del totale degli acquisti viene fatto tramite mutuo ipotecario, il 5% in più rispetto allo scorso anno.
Le città che trainano la crescita sono in particolare Milano e Palermo dove le vendite sono salite del 13%, mentre Genova e Roma registrano incrementi minimi, a cavallo dell'1%. Nel complesso i segnali più dinamici arrivano dal nord del Paese e dai comuni capoluogo. Nei centri maggiori aumentano anche in modo più evidente le cessioni di nuda proprietà con il +3,7% a fronte di un dato nazionale dell'1,8%.
Il vicedirettore dell'Agenzia delle Entrate, Gabriella Alemanno, legge questo risultato positivo come un "segnale di ripresa" per l'economia e stima che il trend possa continuare perché "c'è maggiore attenzione all'acquisto e inoltre è stato introdotto lo strumento del leasing abitativo che, se da un lato costa di più, ha un'agevolazione fiscale importante".
Se il mercato delle abitazioni riprende forza, più difficoltà si registrano in quello degli immobili commerciali con i cali delle transazioni di uffici, -1,9%, e edifici produttivi, -3,5%, che frenano la crescita del mercato immobiliare complessivo al 4,7% annuale. Tengono meglio invece i negozi, +1,9%, e le pertinenze le cui vendite salgono del 4,3%.
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