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ROMA. Sanità: Saitta (Piemonte) nuovo coordinatore per Regioni

ROMA. Sanità: Saitta (Piemonte) nuovo coordinatore per Regioni

Antonio Saitta

Passaggio di testimone in Conferenza delle Regioni: il coordinamento della Commissione Salute passa dall'Emilia-Romagna al Piemonte. Sarà infatti l'assessore Antonio Saitta, assessore alla sanità, lea, edilizia sanitaria della regione Piemonte, a succedere all'assessore Sergio Venturi assessore alle politiche per la salute della regione Emilia-Romagna, alla guida della Commissione salute della conferenza delle Regioni. Ad annunciare il turn over è stato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

"E' stata una decisione assunta all'unanimità dalla Conferenza.

A Sergio Venturi - ha aggiunto Bonaccini - sono giunti i ringraziamenti miei personali per l'importante lavoro svolto finora , ma anche molte attestazioni di stima da diversi colleghi". 

Il periodo in cui è stato coordinatore della Commissione Salute l'assessore emiliano Sergio Venturi è stato "un periodo breve ma intenso che in poco tempo ha portato prima al riparto del fondo sanitario 2015 e poi al riparto di quello 2016 conseguito a tempi di record, consentendo così alle Regioni per la prima volta una programmazione certa all'inizio dell'anno", ha sottolineato il presidente Bonaccini. "Non di poco conto anche l'azione di razionalizzazione interna - ha proseguito Bonaccini - che ha portato dai 47 Gruppi interregionali preesistenti ad un'articolazione molto più snella in 8 aree di lavoro. Prezioso anche il lavoro della commissione sul Decreto appropriatezza e quello portato avanti durante l'iter della legge di stabilità 2016 con novità importanti soprattutto sul fronte del governo della spesa con i piani di rientro aziendali e gli acquisti centralizzati tramite Consip o soggetti aggregatori".

"Sono certo che l'operato di Venturi rappresenterà un'ottima base di partenza per l'Assessore Saitta a cui vanno i migliori auguri di buon lavoro anche perché le sfide che abbiamo di fronte - ha concluso Bonaccini - sono decisive: dalla possibile revisione dei criteri di riparto del FSN all'esigenza di un Piano nazionale sulla mobilità sanitaria, dalla riforma delle Agenzie (Aifa, Agenas e Iss) all'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza". 

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