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ROMA. In Europa meno cibi e mangimi a rischio salute, male l'Italia

ROMA. In Europa meno cibi e mangimi a rischio salute, male l'Italia

Calano in Europa le segnalazioni di alimenti, mangimi e materiali a rischio per la salute: nel 2015 infatti sono state 2967, contro le 3097 del 2014. Aumentano pero' i prodotti italiani risultati irregolari: 115 contro gli 89 del 2014. L'Italia è il 5/o Paese europeo per numero di notifiche ricevute (era 6/o nel 2014) e 8/o considerando anche i paesi terzi (i primi tre sono Cina, Turchia e India). Lo rilevano i dati del 2015 del sistema di allerta rapido europeo Rasff, pubblicati sul sito del ministero della Salute.

Il sistema Rasff notifica i rischi per la salute pubblica connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto e si attiva quando un prodotto pericoloso raggiunge il mercato Ue.

Complessivamente 2649 notifiche hanno riguardato l'alimentazione umana, 205 quella animale e 153 la migrazione di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti. Il nostro paese si conferma come il primo paese membro per numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea (pari al 17,2%), seguito da Regno Unito, Germania, Olanda, Francia, Belgio e Spagna. Tra le 115 segnalazioni arrivate sui prodotti italiani, la maggior parte ha riguardato i prodotti della pesca, l'alimentazione animale, frutta e vegetali. Veneto (37), Lombardia ed Emilia Romagna (18) e Piemonte (14) sono per numero le prime tre regioni di origine dei prodotti interessati da allerta. Le maggiori irregolarità segnalate sono dovute a contaminazioni microbiologiche, come la presenza di Salmonella, E. coli e Listeria, allergeni non dichiarati in etichetta, micotossine, e residui di fitofarmaci.

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