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12 Febbraio 2016 - 16:37
Deputati e senatori italiani hanno lasciato per qualche ora le loro vesti istituzionali per una sfida canora politica che si e' tenuta in occasione della puntata speciale su Sanremo del talk show radiofonico 'Un giorno da pecora', in onda dal lunedí al venerdí su Radio 2. E' cosi' che lo studio 3 della Rai di via Asiago a Roma si e' trasformato nel palco dell'Ariston per 'un Sanremo da pecora' condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro che, in vesti elegantissime, hanno presentato in chiave inedita e satirica la competizione canora, alternativa a quella dell'Ariston.
A cimentarsi nel ruolo di cantanti il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri; il senatore di Gal e vincitore della puntata, Mario Mauro; il deputato Pd, Andrea Romano; il deputato di Scelta Civica, Mariano Rabino; il senatore di Area popolare, Roberto Formigoni; e la deputata di Forza Italia Gabriella Giammanco. A giudicarli, una giuria d'eccezione formata dal componente del cda Rai Carlo Freccero, dall' esplosiva Mara Venier e dall'architetto Massimiliano Fuksas. Ad interpretare l'orchestra, invece, il duo canoro formato da Rachele Brancatisano e Serena Pagnani (in arte l'Ebernies) dirette dal deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto.
A conquistare la maggioranza dei voti della giuria interpretando Cielito lindo di Quirino Mendoza y Cortes e 4 marzo 1943 di Lucio Dalla e ad aggiudicarsi il trofeo di 'Un Saremo da Pecora' e' stato l'ex ministro della difesa Mario Mauro, che ha dedicato la vittoria ai profughi della Siria. A salire sul podio dei vincitori insieme al senatore di Gal, Gabriella Giammanco e Andrea Romano. La deputata di Forza Italia ha duettato con Romano sulle note di 'Parole, parole' di Mina mentre per la finale si e' esibita con 'Scende la pioggia' di Morandi; mentre il deputato Pd ha proposto 'Ritornerai' di Bruno Lauzi e 'Terra promessa' di Eros Ramazzotti. Il deputato di Scelta Civica Mariano Rabino invece ha intonato Il pescatore di De André, perdendo per pochi punti l'accesso alla finale. Ultimo classificato, Roberto Formigoni, costretto dalla giuria ad un cambio di brano (da 'Azzurro' di Celentano a 'Rose rosse' di Ranieri). In un'ora e mezzo di musica e satira non sono mancati riferimenti ai temi caldi della discussione politica come la legge Cirinná. Mentre Roberto Formigoni si e' rifiutato di cantare con il nastro arcobaleno che alcuni cantanti a Sanremo stanno utilizzando in segno di solidarietà con la battaglia sui diritti civili, la deputata di Forza Italia Gabriella Giammanco ha accettato di apporre il nastro sul microfono dichiarandosi favorevole alla legge, subito 'richiamata' dal senatore Gasparri che le ha ricordato il dissenso del partito sul delicato tema delle adozioni. Al termine delle premiazioni, tutti i concorrenti hanno intonato Azzurro di Celentano, dimostrando come la passione per i classici della musica italiana riesce ad 'unire' anche colori politici solitamente 'avversi'.
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