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ROMA. Zika: Ippolito, "preservativo ora vera arma preventiva"

Utilizzare il preservativo come importante arma di prevenzione anche contro il virus Zika.

L'invito arriva dal direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettiva Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, dopo la conferma che in Texas un uomo è stato contagiato dal virus non attraverso la puntura di una zanzara 'vettore' ma dopo aver avuto un rapporto sessuale con una persona infetta che tornava dal Venezuela.

''In realtà - spiega Ippolito all'ANSA - questo non è il primo caso di trasmissione sessuale: un contagio per via sessuale è stato infatti documentato nel 2014. Ora vi è la conferma di questo secondo caso, sempre negli Stati Uniti, e secondo alcune fonti potrebbe esservene anche un terzo al momento, però, non documentato ufficialmente''. L'ipotesi che il virus Zika potesse trasmettersi anche per via sessuale era stata già evidenziata dai ricercatori, ma la conferma scientifica che ciò sia possibile deve ora indurre a ''maggiore prudenza'', soprattutto nei Paesi dell'America Latina dove il virus - collegato all'aumento esponenziale in Brasile di casi di microcefalia fetale in bimbi nati da madri infette - si sta diffondendo rapidamente ed a fronte della dichiarazione di emergenza internazionale da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità. Ovviamente, sottolinea Ippolito, ''l'arma della prevenzione è fondamentale. Per questo usare il preservativo diventa importante perchè, con tale dispositivo, si previene anche Zika, oltre agli altri tanti virus che hanno una trasmissione principalmente per via sessuale''. La raccomandazione di utilizzare il condom per prevenire il contagio da Zika è stata diffusa oggi anche dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Ma i dubbi da chiarire in relazione a questo virus sono ancora tanti: ''Non disponiamo ancora di dati certi, dunque - avverte l'esperto - bisognerebbe considerare un 'periodo di prudenza' in relazione al rischio di trasmissione sessuale di almeno 4 settimane''.

Ed ancora: ''Zika si può trasmettere per via sessuale, ma non sappiamo ancora quale sia il grado di efficacia di trasmissione per tale via rispetto al contagio attraverso la puntura delle zanzare Aedes''. Ma soprattutto, spiega Ippolito, ''non sappiano se il virus Zika sia in grado di crearsi un 'santuario', ovvero un'area di permanenza, nelle vie urogenitali, nè per quanto tempo esattamente permanga nello sperma, mentre sappiamo che nel sangue il virus scompare dopo pochi giorni''. Per il virus Ebola, invece, è stato dimostrato che il tempo di presenza nello sperma arriva a 10 mesi. Insomma, conclude Ippolito, ''c'è molto da approfondire, ma certamente l'innalzamento del livello di prudenza e prevenzione attraverso l'uso del profilattico è una misura importante da incentivare''.

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