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26 Gennaio 2016 - 19:43
Gian Luca Galletti
''E' evidente che il programma nazionale di prevenzione dei rifiuti può e deve essere rivisto e modificato alla luce degli eventuali cambiamenti normativi comunitari e nazionali nonché delle criticità riscontrate''. Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in audizione in commissione Ecomafie.
''I limiti del programma - aggiunge Galletti - possono e devono essere affrontati in maniera costruttiva e condivisa, proseguendo nell'approccio che sin dalla fase propedeutica alla sua redazione ha caratterizzato l'attività relativa al programma''.
Galletti ricorda anche che ''il ministero è in procinto di inviare anche alle Camere una relazione dettagliata sullo stato di attuazione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti''.
''Fare le bonifiche e rendere virtuosa la gestione dei rifiuti - osserva il ministro - sono due priorità imprescindibili per un Paese che possa dirsi civile e che voglia guardare a un futuro di crescita. Significa lasciarsi alle spalle un passato fatto di abusi, quando non di sfregio del territorio, risanando le ferite ancora spesso drammaticamente aperte; significa anche trasformare un problema in un'opportunità di sviluppo, con il recupero dei materiali, il loro riciclo e riuso, la loro trasformazione in energia''.
Ricordando infine la questione dei termovalorizzatori, legata allo Sblocca Italia, Galletti dice che ''per fermare quella porcheria del 40% in discarica a noi servono gli inceneritori''.
''Per quanto riguarda i rifiuti urbani, nel 2014 - rileva Galletti offrendo un quadro della situazione - la produzione nazionale si attesta a circa 29,7 milioni di tonnellate'', con ''una crescita di 83 mila tonnellate rispetto al 2013 (più 0,3%)''. Un incremento, dice il ministro, che ''sebbene di entità ridotta, evidenzia un'inversione di tendenza rispetto al trend rilevato nel periodo 2010-2013, in cui si era osservata una riduzione complessiva della produzione di circa l'8,9%''.
Per Galletti ''i limiti che lo stesso Programma sta dimostrando possono e devono essere affrontati in maniera costruttiva e condivisa''; anche perché ''nonostante alcune criticità, il 2015 si chiude con risultati molto interessanti soprattutto per alcuni settori, come quello del contrasto allo spreco alimentare, che sta ricevendo sempre maggiore attenzione a livello comunitario e internazionale''.
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