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25 Gennaio 2016 - 12:37
Uber
Nuova protesta contro la multinazionale Uber oggi e domani a Parigi "per la difesa del servizio pubblico". Oggi nella capitale francese si svolge l'assemblea dei delegati sindacali di tutta Europa. E domani sarà una giornata di mobilitazione in Francia con concentrazione a Parigi per una manifestazione che si preannuncia molto "calda". A dare man forte ai francesi, anche una folta delegazione di tassisti italiani. Sempre domani mobilitazioni sono previste a Roma, Torino, Firenze (dove ci sarà proprio uno sciopero) e Napoli e forse anche altre città aderiranno. Da Roma sono arrivati a Parigi anche i sindacalisti che fanno riferimento all'Associazione tutela legale Taxi: "Si sta creando un'alleanza a livello europeo tra tutti i colleghi che vogliono difendere gli interessi dei tassisti e delle loro famiglie, 50.000 circa in Italia - spiega Riccardo Cacchione, dell'associazione e di Usb taxi - vogliamo unire ancor di più quello che viceversa le società di capitali vogliono distruggere, un lavoro dignitoso e il servizio pubblico.
Riteniamo fondamentale far capire all'utenza sia nazionale che europea, l'importanza del servizio pubblico e come questo sia l'unico elemento che la possa tutelare, contro l'azione che le multinazionali e le società di capitali vogliono sviluppare, al fine di incrementare sempre più i loro profitti".
Alessandro Genovese, Ugl taxi e presidente dell'Associazione Tutela legale taxi, annuncia che "domani saremo in lotta in 4 città in Italia: Roma, Torino, Firenze e Napoli anche perché siamo convinti che bisogna impegnarsi a partire dai nostri paesi per dimostrare l'importanza dell'unità dei lavoratori di fronte a chi vorrebbe dividerci. Vorremmo essere in collegamento da queste città per dimostrare che la lotta che portiamo avanti al di là di alcune specifiche territoriali, è la stessa in tutta Europa. E che contro il nemico comune, ci sarà una lotta comune.
Ci sono ormai relazioni stabili tra le realtà sindacali a livello europeo e si arriverà presto a mobilitazioni davanti all'Unione Europea a Bruxelles".
Per Giovanni Maggiolo di Unica Filt Cgil "l'attività di lobby di Uber si è concretizzata anche in Italia con una serie di emendamenti al ddl Concorrenza attualmente all'esame del Senato.
Questi sono la riproposizione degli emendamenti già bocciati alla Camera nell'esame della stessa legge qualche mese fa e puntano ancora una volta alla distruzione del servizio pubblico taxi così come conosciuto nel mondo. Con le nuove regole salterebbero le garanzie di tariffe amministrate e gli obblighi di servizio. Anche in Italia - conclude - qualora non fossero ritirati questi emendamenti già in Commissione, non resterebbe che organizzare uno sciopero totale del comparto a difesa dei lavoratori e degli utenti".
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