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12 Gennaio 2016 - 11:07
Andrea Orlando
"E' noto che ho portato il decreto che conteneva il superamento del reato in Consiglio dei ministri", ha aggiunto Orlando, spiegando la propria posizione.
"Si è fatto un ragionamento semplice - ha spiegato - e cioè che se ci vogliono tre gradi giudizio per arrivare a dare una multa, tanto vale dare una multa subito. In realtà la sanzione vera è il rimpatrio, non la sanzione penale. E siccome c'è già un procedimento amministrativo per cui se non sei regolare, scatta l'espulsione, non ha senso processare un soggetto perché è entrato nel Paese: costa un sacco di soldi, che pesano sul contribuente, senza risultato". Anzi, "questo meccanismo intralcia quello del rimpatrio. Su questa base, ho portato il provvedimento di depenalizzazione in Cdm".
"Poi - ha spiegato Orlando - c'è un ragionamento che non è quello della 'percezione'" di insicurezza da parte della gente.
"Col ministro dell'Interno Alfano stiamo ragionando su un intervento complessivo sui rimpatri, sui tempi di riconoscimento dello status di rifugiato. Il tema dell'abolizione del reato di clandestinità può stare dentro quel pacchetto. Questo può evitare strumentalizzazioni".
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