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ROMA. Caos centrodestra su comunali, Salvini pressa Cav

ROMA. Caos centrodestra su comunali, Salvini pressa Cav

salvini

Se si perde altro tempo per scegliere i candidati alle prossime amministrative, si farà l'ennesimo favore a Renzi. Il messaggio circola da giorni negli ambienti di centrodestra e denota il malumore per il ritardo con cui il dossier sarebbe affrontato da Forza Italia. Almeno è questa l'accusa che Lega e Fratelli d'Italia rivolgono agli azzurri in vista della scelta dei candidati sindaci in città come Roma, Milano e Napoli. Una situazione di caos che rischia di "pregiudicare" la corsa alle comunali. La questione, però, più che i nomi (da settimane circolano sempre gli stessi) riguarderebbe il metodo. Silvio Berlusconi spinge il "modello Liguria", ovvero un candidato unico di centrodestra appoggiato da tutta la coalizione così come avvenuto con l'elezione del governatore ligure Giovanni Toti. "Ma serve che qualcuno ci metta la faccia", avrebbe detto ai suoi. L'ipotesi di coalizione convince Lega e Fdi che, però, chiudono alla partecipazione dei centristi. Il caso esemplare è quello di Roma: Matteo Salvini (che da giorni starebbe cercando di contattare Berlusconi, ma senza successo) vorrebbe vincere le resistenze di Giorgia Meloni e candidarla al Capidoglio. La stessa leader di Fdi potrebbe accettare la candidatura ma soltanto se ha rassicurazioni sull'appoggio convinto di Forza Italia.

Berlusconi, pur apprezzando la Meloni, non ha mai nascosto la sua simpatia per il moderato Alfio Marchini che, dal suo canto, avrebbe l'appoggio dei centristi (non pochi nella Capitale). Il Cavaliere è convinto della necessità di presentare candidati "non politici". Da qui anche l'idea di presentare liste civiche che, però, non piace ai suoi alleati. La soluzione non è semplice, anche perché si scontra con altre difficoltà sul territorio laziale, dove il Carroccio avrebbe espresso non pochi dubbi su alcuni esponenti forzisti coinvolti in diversi comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. L'irritazione nella Lega è forte anche a causa dell'impasse che si registra a Milano. Salvini - spiegano fonti di partito - non sarebbe del tutto convinto dalla "fissazione" del Cavaliere per la candidatura di Alessandro Sallusti, un "non-politico". In realtà, circola con insistenza anche il nome di un altro "non-politico" come Paolo Del Debbio anche se il diretto interessato ha più volte declinato l'offerta. Salvini, infine, pone un veto alla partecipazione dei centristi che, invece, piace agli azzurri e che anche il governatore leghista Roberto Maroni non escluderebbe.

Il Carroccio sarebbe irritato con gli alleati imputandogli le responsabilità dello spazio concesso al Pd: in questi giorni Giuseppe Sala, ad di Expo e candidato alle primarie Dem, ha conquistato la scena mediatica milanese senza che nessuno gli abbia fatto il controcanto. A Napoli, invece, la candidatura di Gianni Lettieri appare più solida e probabile così come quella di Osvaldo Napoli a Torino. A Bologna in corsa per un posto ci sarebbero la leghista Lucia Borgonzoni ed il forzista Galeazzo Bignami. Berlusconi, però, potrebbe lanciare la candidatura di un altro "non-politico" come Alfredo Cazzola, l'imprenditore che si è inventato il Motor Show. Tutti temi da affrontare in un summit tra Berlusconi, Salvini e la Meloni.

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