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01 Dicembre 2015 - 09:33
arresto
Tre di loro lavoravano nella casa, mentre il quarto, il presunto mandante, era esterno: quattro persone sono state arrestate in Kenya per l'omicidio della dottoressa Rita Fossaceca, uccisa sabato con un colpo di pistola, nel corso di una rapina in casa sua, per aver cercato di difendere col suo corpo i genitori, minacciati dai machete branditi dagli aggressori.
A darne la notizia è stato il portavoce della polizia locale, Charles Owino, che, in collegamento con Gr1, ha spiegato che solo chi lavorava nella casa poteva sapere che la 51enne radiologa volontaria molisana dell'onlus For Life e gli altri italiani con cui stava cenando stavano per partire.
"Le prime a essere arrestate - ha detto Owino - sono state tre persone che lavoravano all'interno della casa. Sabato sera gli italiani avevano fatto i bagagli e si preparavano a partire.
Cenavano sulla veranda della casa, così i criminali sono potuti entrare indisturbati dal retro dell'edificio", ha aggiunto.
"Abbiamo per questo subito sospettato che fosse implicato nella vicenda qualche interno alla casa, perché nessuno fuori sapeva che gli italiani stavano per partire. Ecco perché siamo andati ad arrestare il cuoco, il lavandaio e il giardiniere". A portare all'identità del mandante - che non è comunque ancora stata rivelata - sono stati proprio questi ultimi. Owino aveva detto ai media keniani prima dell'annuncio del suo arresto, che le informazioni date dai tre presunti complici l'avevano lasciato l'avevano lasciato "senza un posto né opportunità per fuggire". Nel frattempo il fratello di Rita, Pierluigi Fossaceca, è arrivato in Kenya dove, in coordinamento con la Farnesina, sta organizzando il rientro della salma in Italia ed espletando le formalità del riconoscimento. I funerali, contrariamente a quanto era stato deciso in precedenza, non si terranno nel paese natale di Trivento, in provincia di Campobasso, ma a Novara, dove Rita viveva e dove oggi, nel reparto di radiologia dove lavorava, si è osservato un minuto di silenzio. La data delle esequie è ancora da stabilire, anche perché si attende il ricovero del padre nella città piemontese del padre di Rita, Giovanni, ferito dai rapinatori, non appena ne sarà possibile il trasporti dall'Africa, per quanto le sue condizioni - ha spiegato il presidente di For Life, Alessandro Carriero - non siano gravi. Il feretro della radiologa uccisa sarà quindi sepolto a Trivento.
For Life ha appena diffuso il testo dell'ultimo messaggio inviato da Rita poco prima di morire, nel quale si rallegrava per l'ambulatorio appena completato che era appena stato annesso all'orfanotrofio del villaggio di Mijomboni, nell'entroterra di Malindi. "A conclusione di questo breve viaggio (...) per la prima volta possiamo davvero dire che il villaggio in tutte le sue unità operative è partito. La serenità dei rapporti, la fiducia che noi riponiamo in loro, li rende meno pigri all'azione e alla proposta di crescita e sviluppo individuale e della comunità. (...) L'infermeria, un gioiellino, necessità solo di essere perfezionata e per farlo ci vorrà disponibilità anche di altre risorse umane e materiali. Oggi noi come da tradizione si va al mare tutti insieme consapevoli tutti che stanotte si parte e quindi con tanta voglia di divertirsi e con un filo di malinconia".
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