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17 Novembre 2015 - 14:41
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin
"Il divario tra regioni del Centro-Nord e del Centro-Sud è ancora troppo forte, motivo per il quale dobbiamo focalizzare tutto il nostro lavoro sul rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) nel Meridione, soprattutto nelle regioni commissariate". Lo ha sottolineato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, commentando i dati del Programma Nazionale Esiti, realizzato dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali(AgeNaS) e presentato oggi Roma. Un'esigenza, ha aggiunto, che "abbiamo già colto in questa Legge di Stabilita", visto che "abbiamo vincolato 800 milioni proprio a garantire i Lea e abbiamo previsto, per gli ospedali, un piano di rientro dal deficit, non solo per motivi economici ma anche per il mancato rispetto dei parametri di qualità di assistenza". Il miglioramento dell'assistenza, ha sottolineato, "non è dato da posto letto ma dalla rete, dagli audit interni, dalla capacità di intervento mirato e dall'organizzazione dei processi sanitari".
"Per il Giubileo è già previsto un potenziamento di pronto soccorso e personale sanitario" ma il Ministero della Salute, di concerto con quello dell'Interno, è "pronto a mettere a disposizione la nostra struttura organizzativa per un ulteriore coordinamento, che speriamo di non dover mai utilizzare, che riguarda situazioni di particolare criticità". Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in merito alla capacità della sanità italiana di gestire possibili emergenze derivanti da eventuali attacchi terroristici.
Per prepararci a gestire eventuali emergenze sanitarie dovute ad attacchi terroristici, ha aggiunto Lorenzin a margine della presentazione del Programma Nazionale Esiti avvenuta oggia Roma, "pensavamo di attuare una serie di stress test a sorpresa come abbiamo fatto quando abbiamo dovuto gestire Ebola".
"Abbiamo affrontato e affrontiamo nella nostra quotidianità tantissime emergenze sanitarie, abbiamo avuto calamità naturali di ogni tipo, quindi abbiamo dimostrato più volte rispetto a situazioni di criticità di avere una rete dell'urgenza che funziona, con Protezione civile, Croce Rossa, coordinamento dell'Unità di crisi che viene attuato in queste situazioni". "Ricordo - ha concluso- che, come ministero della Salute, abbiamo già una Unità di Crisi, attiva ma dormiente, predisposta per attacchi di bioterrorismo. Siamo quindi predisposti per nostra funzione a questi casi".
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