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ROMA. Inchiesta Anas: azienda, licenzieremo i dirigenti corrotti

ROMA. Inchiesta Anas: azienda, licenzieremo i dirigenti corrotti

I dirigenti dell'Anas finiti nell'inchiesta che ha portato agli arresti di oggi "verranno licenziati senza indennizzo. Lo ha assicurato il presidente della società Gianni Vittorio Armani sottolineando che il procedimento nei loro confronti verrà avviato a brevissimo "seguendo tutte le procedure burocratiche per evitare di doverli riassumere". Quanto a Antonella Accroglianò, definita dagli investigatori la dama nera, il presidente di Anas ha sottolineato che da una valutazione fatta da un'azienda esterna era risultata "persona non adeguata" per quel ruolo "evidentemente - ha detto - i criteri di selezione che sono stati adottati per metterla in quel posto, non rispondevano a criteri di managerialità". 

La valutazione sulla Dama nera è stata fatta dalla Eric Salmon & Partner, una società esterna alla quale l'Anas ha affidato il compito di 'misurare' lo spessore dei manager aziendali. Le audizioni dei dirigenti sono tuttora in corso ma Accroglianò è stata sentita tra la fine di settembre e i primi di ottobre. "Non c'è stato il tempo di rimuoverla" dicono in Anas. Armani ha detto di aver incontrato una sola volta la dirigente arrestata. "Non so dire se i flussi di denaro sono arrivati solo a lei o in maniera diffusa, sarà la procura ad accertarlo". Dunque non esclude che vi possano essere altri dirigenti coinvolti? "Io non escludo nulla - ha concluso - quello che posso fare è modificare l'assetto aziendale e tagliare i capi che non mi convincono. Ecco perché spero che l'azione di pulizia avvenga prima possibile".

Armani ha assicurato la massima collaborazione con gli investigatori e ha rivelato che proprio pochi giorni fa aveva chiesto "un supporto" alla procura affinché "intercettasse prima possibile" ogni episodio corruttivo in Anas. "L'azienda - ha detto - non ha strumenti autonomi per capire certi atti corruttivi. Atti che vanno contro l'azienda e che devono essere puniti con la massima severità" Il presidente ha poi rivendicato che, da quando si è insediato, ha dato il via ad un importante rinnovamento.

"Abbiamo cambiato l'organismo di vigilanza e attivato degli audit per cercare di capire come operavano certe direzioni".

Inoltre, "abbiamo avviato una rotazione fortissima delle persone" nei ruoli apicali, tanto che "più del 50% delle posizioni sono state cambiate e modificati 11 capi dipartimento su 19". Infine, si sta facendo una "azione di accompagnamento" all'uscita di una 15 di dirigenti: "ne abbiamo 196, francamente troppi". "Purtroppo - ha aggiunto Armani - non è facile identificare chi è onesto e chi no e per questo ho bisogno della magistratura".

Armani ha inoltre indicato la risoluzione dei contenziosi - ce ne sono per 9 miliardi - una delle priorità del nuovo management. "Questi contenziosi - ha spiegato - vanno risolti, senza creare una fila che poi può provocare episodi corruttivi.

Sono convinto che su buona parte di questi l'Anas abbia ragione, ma le cose vanno fatte con le adeguate procedure".

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