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15 Ottobre 2015 - 10:57
Mercatone Uno
Entro la prima metà di novembre, Mercatone Uno riaprirà cinque punti vendita e altri cinque nel corso del 2016 con l'obiettivo di raggiungere 300.000 metri quadrati di aree di vendita su 60 punti vendita nelle principale aree metropolitane italiane. E' quanto emerge dalle linee guida del programma di risanamento dell'azienda emiliano-romagnola che i commissari straordinari hanno illustrato al ministero dello Sviluppo economico in cui - si legge in una nota - "è stato confermato l'interesse all'acquisizione del Gruppo da parte di importanti investitori, anche internazionali".
Il piano, spiegato dai tre commissari Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, "in attesa di autorizzazione e che prevede il recupero dell'equilibrio economico" del gruppo attraverso la sua dismissione entro il 2016" prevede "la riapertura, entro la prima metà di novembre, dei punti vendita di Roma, Carrè, nel Vicentino; Pombia, nel Novarese; Tavernerio, nel Comasco) e Bertinoro, nel Forlivese ed entro il 2016 di ulteriori cinque punti vendita".
In questo modo, si legge ancora nella nota, Mercatone Uno "potrà tornare a presidiare, con oltre 300.000 metri quadri di superficie di vendita attivi, le principali aree metropolitane italiane (fra cui Roma, Milano, Firenze, Torino, Bologna, Bari, Napoli, Catania) e zone di importante interesse commerciale in Italia, garantendo un adeguato livello occupazionale".
Intanto, viene sottolineato, "nei primi sei mesi della procedura l'attività dei commissari straordinari, coadiuvata dal management aziendale, ha consentito l'avvio della fase di rilancio di Mercatone Uno e ha creato le condizioni per intravedere il salvataggio del Gruppo, con una importante salvaguardia dei posti di lavoro. Il programma depositato ha escluso il ricorso alla Garanzia dello Stato e - chiosa la nota - si confida, per la sua riuscita, nella fattiva collaborazione delle Organizzazioni Sindacali, che già hanno dimostrato grande sensibilità ed attenzione; delle Banche e dei fornitori che così potranno, anche loro, contribuire attivamente alla buona riuscita del programma stesso".
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