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23 Settembre 2015 - 11:33
Nessuna approssimazione ma una lettura reale dello scenario internazionale, europeo e italiano sull'immigrazione: questa la premessa con cui gli autori accreditano il 2° Rapporto sulla Protezione internazionale nel nostro Paese. E i numeri in qualche modo spengono le ansie da emergenza, se è vero che nel nostro Paese arriva meno del 3% dei rifugiati, percentuale che sale al 10 per l'Europa. Lo studio cita poi i migranti forzati, che ammonterebbero in tutto il mondo a 59,5 milioni, di cui 8 milioni solo nel 2014. Il rapporto - presentato da Anci, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Sprar, in collaborazione con l'Unhcr - ricorda che al momento sono 19,5 milioni i rifugiati fuori dal proprio paese di origine, di cui l'86% (12,4 milioni) accolti in nazioni in via di sviluppo. Su tutte Turchia, Pakistan, Libano e Iran, che ospitano il 36% del totale, cioè circa 5,2 milioni di persone. Tornando all'Italia, il Rapporto ha calcolato che al 31 agosto scorso sono stati 115mila i migranti arrivati, per lo più da Eritrea, Niger, Somalia, Sudan e Siria. Tra le cause principali dell'emergenza migranti lo studio mette al primo posto le guerre, che nel 2014 sono state in tutto 33, insieme a 13 situazioni di crisi, che hanno prodotto 38,2 milioni di sfollati. Lo scorso anno la via del cosiddetto Mediterraneo centrale, che va dalle coste della Libia a quelle italiane, è stata - soprattutto per le persone in fuga dall'Africa e dal medio oriente - la principale rotta verso l'Europa, con più di 17 mila migranti che hanno raggiunto il nostro Paese, 4 volte in più rispetto al 2008. Nel 2015 invece gli arrivi hanno interessato tutta l'area del Mediterraneo, con 411 mila persone sbarcate (al 14 agosto), riguardando anche la Grecia, che ha registrato 288mila arrivi, contro i 121.500 dell'Italia e i 1.953 della Spagna. A queste rotte va sommata quella dei Balcani occidentali, che nel solo 2014 ha contato oltre 43 mila passaggi, vale a dire più del doppio rispetto all'anno precedente. Lunga la lista dei morti: 2.900 nel Mediterraneo, a cui vanno sommate quelle dei viaggi terrestri, che ammonterebbero a circa 200, molte delle quali per asfissia.
Interessante poi il dato sulle domande di protezione internazionale presentate nel 2014, che sono state 626.715 nei 28 paesi dell'Ue, con un incremento di quasi 200mila unità rispetto al 2013: al primo posto la Germania, a quota 202.815 (il 32,4% del totale), seguita dalla Svezia (81.325), Italia (64.625), Francia (64.310) e Ungheria (42.775). Un ultimo dato riguarda i minori stranieri sbarcati in Italia, che nel 2015 sono stati 10.047 (contro i 13 mila del 2014). Quelli ospitati nelle strutture di accoglienza, ha spiegato il viceprefetto Mario Caprara, responsabile della struttura di missione per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, sono in tutto 10.532.
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